Non è un comico, è un attore. Non è un film, non è un palco: è una vita. Claudio Bisio compie gli anni il 19 marzo, la festa del papà. Un traguardo importante, 65 anni, l’occasione per fare un bilancio di una carriera già sterminata.
Bisio ha speso tutta la sua vita a creare qualcosa di contaminato fra teatro, cinema, musica e televisione. Da ragazzo era un combattente appassionato, oggi è uno degli attori più famosi del nostro cinema. Diversi personaggi, diverse storie ma, sempre, l’intreccio tra ironia recitativa e passione civile. La base grazie alla quale ha costituito il senso della sua vita.
Claudio Bisio ha origini alessandrine, è nato a Novi Ligure, poi la sua famiglia si è trasferita a Milano dove, con l’arrivo del ’68 e delle contestazioni giovanili, lascia lo studio in arti figurative per dedicarsi alla politica. Cintura marrone di arti marziali, quando sta preparando l’esame per cintura nera, arriva il servizio militare obbligatorio che lo condurrà a Macomer, in Sardegna. Con il rientro a Milano, prende la decisione di girare il mondo e finalmente trova la sua strada: il teatro. Senza grandi aspettative prepara la prova d’esame per l’ammissione alla civica scuola del Piccolo teatro di Milano, viene ammesso. Così, negli anni a venire, affronterà Brecht, Pirandello, Feydeau, Shakespeare, Dostojevski, ma soprattutto il musical trasgressivo “The Rocky Horror Picture Show”.
Dal teatro al cabaret il passo è breve e ben presto lui ne diventerà il re: in coppia con l’attore Antonio Catania al mitico Derby Club, tempio e fucina di tutti i talenti comici italiani. A metà degli anni ‘80 diventerà il vero e proprio padrone di casa in un altro storico locale del cabaret italiano, lo Zelig.
“Mediterraneo” (1991), “Puerto Escondito” (1992) e “Sud” (1993) sono i primi film (tutti con la regia di Salvatores) dei ruggenti Anni ’90 con i quali consacra il suo successo. Non abbandona né il teatro né la televisione, dove furoreggia con “Mai dire gol”, “Zelig” e “Le Iene show”, accanto a Michelle Hunziker e Vanessa Incontrada.
Bisio interpreta la commedia in tutte le salse. È un tornado: il 2007 è l’anno di due ottime pellicole, prima “Amore, bugie e calcetto” di Luca Lucini, poi “Manuale d’Amore 2” in cui Bisio è il dj-narratore che introduce all’amore secondo Veronesi nel nuovo appuntamento con il suo manuale. La sua predilezione per i film corali e le storie a puntate viene confermata anche con le commedie dirette da Fausto Brizzi: “Ex“ (2009), “Maschi contro Femmine” (2010) e “Femmine contro Maschi” (2011). Nel frattempo Bisio prende parte al fortunatissimo “Benvenuti al Sud” (2010). Tra le più recenti interpretazioni il film di Fausto Brizzi “Se mi vuoi bene” e “Bentornato Presidente!”. L’anno scorso ha partecipato a “Vicini di casa”.
Bisio è un affiatato tifoso del Milan. Anche se per gli impegni lavorativi non può seguire attivamente la sua squadra del cuore, ne è legatissimo. Infatti, durante un’intervista aveva dichiarato: «Sono milanista fin da bambino, perché mio padre lo era: la mia prima volta a San Siro fu un Milan-Estudiantes, quella dove Combin terminò con la faccia insanguinata causa alcuni scontri molto “maschi”. Insomma ebbi l’onore di seguire quel Milan lì, con i Rivera, i Prati, gli Schnellinger, i Maldini (padre e figlio) i Sormani, quando da bambino si ha la fortuna di vedere all’opera quei giocatori, non si può non amare la squadra di cui fanno parte». E puntualmente è nato un grande amore calcistico.
L’attore, che è felicemente sposato dal 2003 con la scrittrice Sandra Bonzi, da cui ha avuto due figli, ha svelato, a dispetto di quanto si possa pensare, di essere stato, con Alice e Federico, un padre abbastanza severo: «Sono stato un papà meno comico di quello che si può immaginare. Anche se mi piaceva fare gli scherzi. Però in casa credo mi abbiano fatto più ridere i miei figli di quanto abbia fatto io con loro».