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Da Cavaliere del Roero a Leone d’oro di Venezia: l’Italia premia Beppe Ghisolfi

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Il Banchiere scrittore internazionale anche per intensità di riconoscimenti conseguiti nel corso dell’anno solare. Da Cavaliere del Roero a Leone d’oro di Venezia: prima e durante, diplomato Costantino Magno a Spello in Umbria, senatore accademico a Tirana, uomo di mondo a Cuneo.

Alla vigilia della missione a Venezia dove in riva alla Laguna più celebre riceverà il Leone d’oro alla Carriera, per il Professor Beppe Ghisolfi si apre la stagione dei bilanci relativi ai titoli a oggi conseguiti e il cui valore assume un carattere più che sostanziale.

Il Banchiere scrittore, che il 25 marzo riceverà il simbolo aureo della città lagunare e cinematografica nel palazzo della Regione del Veneto dagli organizzatori Dottor Sileno Candelaresi e Senatore Mario Baccini, nella fase finale dello scorso anno è stato insignito dal Gran Maestro dei Cavalieri del Roero Carlo Rista (onorificenza spettante ai cantori del territorio) e dal presidente dell’associazione del Uomini di Mondo Danilo Paparelli assieme al Presidente della Provincia e Sindaco di Cuneo Federico Borgna.

Ancora prima, agli inizi dello scorso autunno, a Spello, magistrale città museo nell’Umbria francescana, era stato decorato con il Premio Costantino Magno dal Professore Giorgio Bonamente e con il titolo di Senatore accademico della fondazione religiosa Papa Clemente Albani dall’ambasciatore emerito di Tirana presso il Vaticano, Zef Bushati. Un autentico tour d’Italia attraverso una sequenza di premi che, prendendo in prestito la battuta di un celebre conduttore televisivo nazionalpopolare, promette di non finire qui…

c.s.