L’Enoteca Regionale del Roero si fa capofila di una proposta di legge nazionale per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. “In ambienti fortemente antropizzati come quello delle Langhe e del Roero, è di assoluta importanza intervenire per proteggere quello che è un patrimonio collettivo, come sancisce tra l’altro anche l’Unesco”, spiega il senatore Marco Perosino, presidente dell’Enoteca Regionale del Roero. “I temi da trattare sono molteplici e sono tutti strategici per il futuro di questo territorio, non solo da un punto di vista ambientale ma anche imprenditoriale e turistico”.
Così l’Enoteca ha deciso di promuovere un tavolo tecnico specifico, a cui parteciperanno Cristina Morello, esperta di tecniche fitoiatriche e biologiche, Marco Bonavia, tecnico agronomo e forestale, Fabio Castelli, tecnico agronomo e forestale, le associazioni del territorio, dei consorzi e anche i rappresentanti di alcune importanti aziende del territorio, oltre a naturalmente il presidente dell’Enoteca Regionale del Roero. Un convegno propositivo per agire e creare le condizioni per un territorio sempre più sostenibile, nell’interesse di tutti.
La convocazione del tavolo tecnico è prevista per sabato 26 marzo 2022 a partire dalle 9.30 presso la sala conferenze in piazza Antica Segheria a Montà: l’obiettivo è quello di costruire, con l’aiuto di tutti gli attori coinvolti, un testo sulla salvaguardia dell’ambiente che tratti le tante tematiche di interesse della zona, ma che possa anche tenere conto di esigenze, leggi e regolamentazioni precedenti.
“Si va dalla cura del bosco alla tutela della tartuficoltura”, spiega Perosino. “Il riconoscimento Unesco della cerca e cavatura del tartufo ci impone di agire velocemente per la salvaguardia delle piante tartufigene, che molto spesso vengono abbattute e non compensate. Questo comporta insieme al cambiamento climatico una sempre minore presenza del pregiato tartufo del nostro territorio, famoso in tutto il mondo”.
C’è poi il tema del biologico, verso cui le produzioni locali di frutta, ortaggi e vino vanno sicuramente spronate. “Molte realtà si stanno già adoperando con dei risultati straordinari sia in termini ambientali che economici”, conferma Perosino. “Dobbiamo creare nuovi strumenti attuativi, con l’aiuto delle associazioni di categoria, per agevolare l’applicazione di queste modalità produttive previste dalle linee guida dettate dai regolamenti europei”.
“Un altro tema delicato – prosegue Perosino – è l’utilizzo degli anticrittogamici: abbiamo il dovere di porci delle domande e capire se ci posso essere alternative valide e meno impattanti per l’ambiente”. In queste zone dedite alla coltura del vino, poi, è importante anche parlare di difesa dei versanti delle colline. “Molto spesso vi sono interventi massicci di modifica delle pendenze per agevolare la lavorazione nei vigneti”, spiega Perosino. “Sono azioni che causano un cambiamento del microclima e della struttura stessa dei terreni, e provocano una fragilità difficile da gestire da un punto di vista idrogeologico, soprattutto considerati i sempre più frequenti rovesci temporaleschi violenti dovuti al cambiamento climatico, che in questi casi causano scivolamenti dei terreni a valle con conseguenti danni ingenti. Bisogna dunque contenere questi interventi, anche attraverso l’ingegneria naturalistica”.
Ultimo ma non meno importante, l’Enoteca vuole farsi promotrice anche di una normativa più chiara e agevole in materia di piantumazione nei luoghi pubblici e privati. Proprio per questa ragione, durante la giornata in cui si radunerà il tavolo tecnico, come esempio virtuoso verranno messe a dimora alcune piante nei terreni di proprietà del Comune di Monta: una prima azione a cui ne seguiranno altre in altri comuni della zona.
Tutte queste tematiche nascono da uno sguardo specifico sul territorio, ma sono in realtà di interesse nazionale: proprio per questo l’Enoteca Regionale del Roero vuole raccoglierle, analizzarle e costruire una proposta di legge di respiro più ampio, che parli di tutela e salvaguardia dell’ambiente e che garantisca l’applicazione di meccanismi di importanza vitale per il territorio, senza per questo ostacolare le imprese che ci lavorano.
“È certo che gli attori potenzialmente in gioco sono tanti, e per questo abbiamo pensato di coinvolgere in questo primo tavolo tecnico i rappresentanti delle associazioni ma anche quelli delle aziende: l’interesse verso un tema così importante deve essere collettivo: la tutela del nostro territorio non può che trovare tutti d’accordo”, spiega Perosino. “Sarà un lavoro lungo e delicato: esistono già diverse norme e regole nazionali e territoriali di cui dobbiamo tenere conto, anche se sono spesso contraddittorie e non applicabili nella pratica. Tuttavia consideriamo questo lavoro una priorità, e speriamo di essere pronti con una proposta di legge seria e dettagliata entro qualche settimana: io poi mi occuperò personalmente di presentarla in Senato perché venga discussa”.
c.s.