Il progetto che si è classificato al primo posto del bando è formato da 11 specifici interventi: prevede la nascita di un’appendice dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e di un Centro Studi di Alpicoltura studiate in collaborazione con l’Università di Torino. Vedranno la luce anche una scuola di Pastorizia, l’osservatorio astronomico “Lhi trées sitors”, il “Centro saperi tradizionali delle produzioni alpine”, la Foresteria Alpina, un museo immersivo dedicato ad Hans Clemer e a scrittori elvesi e una scuola per “Riabitare le Alpi”, realizzata con il Politecnico di Torino. Sono previsti anche un sistema di teleriscaldamento e interventi di riqualificazione dei percorsi naturalistici, con il recupero di tradizioni antiche come la coltivazione delle erbe officinali da cui nasce ad esempio il Genepy. Elemento strategico della linea borghi è anche il ripopolamento e il rilancio dell’occupazione e dell’economia locale che trova ampio spazio all’interno del dossier del Comune. Ulteriore punteggio è stato assegnato anche grazie al riconoscimento, ottenuto nel 2019, dell’attività della transumanza, inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.