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Il mondo sospeso di Angelo Ruga

In mostra ad Albissola Marina

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Sabato 12 marzo, al Museo Diffuso Al­bis­sola di via del­l’Ora­torio 2, nell’ambito della mostra “Angelo Ruga, il mondo sospeso”, è sta­to presentato il libro di Lu­ca Bochicchio “Angelo Ruga-Sulla soglia del labirinto”, una monografia dedicata al pittore, scultore e poeta piemontese, for­temente voluta dall’Asso­ciazione Culturale Angelo Ruga per commemorare l’artista nel 90° anniversario della sua nascita ma, purtroppo, rinviata a quest’anno a causa del­la pandemia da Covid.
Si tratta di un volume di circa trecento pagine, con testi in italiano e in inglese, che ripercorre la vita del maestro, arricchito da decine e decine di immagini, a colori e in bianco e nero, delle sue opere e della sua vita privata.
Nella mostra, visitabile fino al 1° maggio con orario 10-12 (da martedì a domenica e festivi) e 16-18 (da martedì a venerdì), sono esposte numerose opere pittoriche, tra cui “Autoritratto con berretto rosso”, e scultoree, tra cui il “Poeta spaventapasseri”, alcuni “Giochi d’amore” e le notissime monocotture in grès dedicate alle “Bimbe di Terezin”.
Angelo Ruga nacque il 10 agosto 1930 a Torino, dove tra il 1948 e il 1957 si formò presso il Liceo Artistico e l’Ac­ca­demia Albertina. Ingag­giato come calciatore professionista dalla squadra del­l’Al­bis­sola Marina si trasferì nella cittadina ligure, dove visse dal 1954 al 1956. In quegli anni entrò in contatto con gli esponenti dell’avanguardia artistica na­zionale e internazionale. Al­l’ini­zio dipingeva soprattutto paesaggi e nel 1955 esordì con una mostra a Savona. Nel de­cennio successivo, i paesaggi si popolarono di personaggi e ma­schere (spaventapasseri, ar­lecchini, soldati) che negli anni Settanta uscirono dai quadri per diventare sculture po­li­mate­riche, nelle quali elementi plastici in legno e ceramica convivono con resti organici e oggetti re­siduati della cultura contadina. Visse tra Albissola e la collina di Mongreno, a To­rino. Nel 1993 si trasferì definitivamente a Clavesana, dove si spense il 13 giugno 1999.

Articolo a cura di Elio Stona