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A partire dal precedente numero di IDEA è cominciata la collaborazione con l’Istituto Superiore Cravetta-Marconi di Savigliano. Siamo partiti con due pagine gestite direttamente dai ragazzi e che vi riproponiamo nell’immagine qui a fianco. Due pagine che ripetono l’esperienza del giornale L’Eco dell’Istrice, con contenuti e grafica di livello, che abbiamo raccontato dopo averne parlato con gli autori stessi, ovvero gli studenti e i loro professori. Da lì abbiamo gettato le basi per avviare una collaborazione che vuole mettere al centro idee ed emozioni delle giovani generazioni.
Una volta al mese, due pagine del nostro settimanale saranno riservate agli alunni della scuola saviglianese (e alle altre scolaresche pronte ad aggiungersi) che potranno esprimersi sui temi a loro più cari.
Questo progetto vuole essere un punto di partenza, un esempio che possa spingere altre scuole a ripetere la stessa esperienza. Si tratta di qualcosa di importante, un’esigenza che sentiamo emergere da tutte le scuole. È questione di lavorare sull’idea di futuro. Come ha scritto Giorgia, una delle studentesse che hanno partecipato al lavoro assieme agli altri ragazzi e ai docenti: «Cos’è per noi il futuro? È una parola? Un’immagine? Oppure addirittura una persona? Il modo più efficace per capire il punto di vista di noi ragazzi è stato quello di utilizzare le parole “cambiamento”, “speranza”, “progressione”, “evoluzione”, che sembrano cozzare con gli ultimi avvenimenti in Ucraina, che mettono in luce l’aspetto negativo della parola futuro, ossia “paura”, “mistero”, “incertezza”, “spavento”, “insicurezza”».
