Chi non conosce Lady D, la principessa delle favole, colei che da “semplice ragazza di campagna” è diventata principessa nella realtà, ma mai regina? Dopo la serie Netflix “The Crown” e lo splendido lavoro di Naomi Watts in “Diana – La storia segreta di Lady D”, per non parlare degli innumerevoli documentari, si pensava che non esistessero più segreti sulla principessa del Galles, ma “Spencer”, l’ultimo film di Pablo Larraín, rimette in gioco tutte le nostre certezze.
Disponibile nei cinema a partire da oggi, giovedì 24 marzo, la pellicola vede Kristen Stewart (“Twilight saga”, “On the road”, “In to the wild”, “Panic room”) nei panni di Diana Spencer, affiancata da Thimoty Spall (“Turner”, “Harry Potter”, “L’ultimo samurai”, “Il discorso del re”) in quelli di Alistair Gregory, Sally Hawkins (“La forma dell’acqua”, “Blu Jasmine”) in quelli di Maggie e Jack Farthing (“Poldark”) in quelli di Charles.
Larraín, già regista di “Jakie” e “Neruda”, mette in scena un’opera che immagina come possono essere andati quei tre giorni decisivi prima del divorzio tra Diana e il principe Carlo. Quel breve periodo natalizio del 1991 trascorso a Sandringham House tra i pranzi, le risate, la caccia e i giochi in famiglia come se niente fosse, come se i tradimenti, le costrizioni e un matrimonio insoddisfacente non fossero mai esistiti, convinse Diana a mettere fine all’incubo che era diventato il suo matrimonio.
Con “Spencer”, Larraín evidenzia il malessere emotivo e il crollo psicologico di Lady D, passando dalla realtà ai sogni deliranti, dall’autolesionismo al desiderio di suicidio. Il film ha ricevuto diverse candidature tra gli Oscar, i Golden Globe e la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Lady D, altri misteri
Una nuova versione sugli ultimi giorni della principessa Diana: “Spencer” di Pablo Larraín. Con la certezza che neanche stavolta sarà narrata la storia definitiva...