Classe 1938. «Pepé è nato nel mio stesso anno. A Torino era arrivato da Reggio Calabria, negli anni ’50 e ’60 ha cominciato ad affermarsi come uno dei fotografi più brillanti in assoluto fino a diventare l’unico paparazzo di Torino. E noi siamo stati molto amici». La memoria di ferro di Enrico Heiman (nella foto) – giornalista di Tuttosport e Gazzetta dello Sport oltre che già direttore di IDEA – continua a sorprendere, elencando date e indirizzi che scandiscono la vita dello storico fotoreporter torinese Giuseppe Staltari: «Nel 1982, dopo il trionfo Mundial, realizzò un bellissimo fotoservizio con Paolo Rossi e consorte a Torino che riuscì a vendere ai giornali a una cifra record. Fu così che entrò nell’ambiente Juve».
Le soddisfazioni professionali maggiori, però, le avrebbe trovate nel mondo dello spettacolo?
«Aprì il suo studio in via Po, quello era il centro di tutto. La sua abitazione invece era in zona Vanchiglia e in quella casa gli capitò di ospitare in diverse occasioni il famoso cantante Claudio Villa, di cui era diventato il riferimento fisso a Torino. Nel 1987, quando Villa morì per le conseguenze di un ictus che lo aveva colpito un po’ di tempo prima, erano i giorni di Sanremo. Si trovava ricoverato in una clinica di Padova. A dare l’annuncio in tarda serata fu Pippo Baudo e il pubblico dell’Ariston dedicò al “Baronetto” della canzone italiana un ultimo, lunghissimo applauso».
Fu una brutta notizia per Pepè?
«Un colpo tremendo. Il loro legame era solido. Non molto tempo prima, Villa aveva tenuto un concerto al teatro Colosseo di Torino e il suo amico fotografo aveva dato una mano nell’organizzazione dell’evento. Dopo la serata andarono a cena insieme e so che Villa non pretese nulla per l’ingaggio».
Quando ha visto Pepè per l’ultima volta?
«Ai funerali del collega Franco Costa, che morì in una casa di riposo a Caselle, nel 2018. Anche Pepé sarebbe poi andato incontro a una serie di problemi. Due anni fa ha avuto un ictus e comunque era già da un po’ che non stava più bene. Non seguiva più gli avvenimenti pubblici. La sua vita è stata in gran parte felice ma ultimamente difficile».
Le cronache narrano di uno scontro con Adriano Celentano. Come andò?
«Il “molleggiato” aveva scelto come luogo di vacanza Bordighera, in Liguria, dove si trovava anche Staltari che gli aveva chiesto di poter fare qualche scatto a sua moglie, Claudia Mori. Ma Celentano, che girava già con le guardie del corpo, non voleva saperne. I due comunque si conoscevano. Un giorno Celentano sorprende Pepè mentre sta parlando con la Mori e gli mette le mani addosso. Staltari farà causa, Celentano riconoscerà le sue colpe».
E il vostro rapporto?
«Di grande amicizia. Nel 2009 al matrimonio di mio figlio gli chiesi ovviamente di scattare le foto per noi. Realizzò ritratti meravigliosi, aveva davvero talento. Alla fine non voleva farsi pagare, dovetti insistere molto. È sempre stato un generoso».