Un paio di settimane fa è stato ufficializzato il terzo candidato sindaco di Mondovì: è Enrico Rosso, architetto di Mondovì, sostenuto dalla coalizione di centrodestra. Affronterà alle prossime elezioni gli altri due candidati: Luca Robaldo ed Enrico Ferreri.
Lei che è nato a Mondovì, città che conosce bene, perché ha deciso di candidarsi come sindaco e che cosa l’ha spinta?
“La decisione di scendere in campo in prima persona è maturata soprattutto dopo un’attenta riflessione sullo stato di salute della Città nella quale sono nato, in cui orgogliosamente vivo da sempre e che mi sta particolarmente a cuore. La grande delusione per come la mia, la nostra Mondovì sia stata amministrata in questi ultimi cinque anni non poteva lasciarmi indifferente e la voglia di dare il mio concreto contributo per ridare slancio a questa Città ha fatto il resto. Mondovì ha bisogno di uscire dal desolante torpore nel quale è piombata. Il tessuto economico è in grande sofferenza e non solo a causa della pandemia e della crisi economica che ha portato alla lievitazioni del costo della vita, ma anche per scelte, o mancate scelte ed azioni, dell’amministrazione uscente. Ritengo che siamo ancora in tempo per aiutare tante realtà che in questo momento si sentono allo stremo delle forze e crediamo fermamente nella possibilità di dare a Mondovì un’occasione per rinascere. Ma dobbiamo agire con determinazione”.
Ci può già anticipare, a grandi linee, qualche sua idea per la città e quali saranno i temi (sanità, turismo, scuola) che andrà a ritoccare maggiormente?
“Sui punti del programma stiamo ancora affinando gli ultimi dettagli. Ovviamente a breve partiremo con una ampia campagna informativa che chiarirà ogni singolo intervento, proposta e progetto della nostra coalizione. Posso anticipare che il programma sarà agile, impostato una serie di priorità dalle quali partire, urgenze delle quali la città sente particolarmente il bisogno. All’interno di ogni linea programmatica vi saranno le azioni finalizzare al concreto rilancio della Città, che interesseranno soprattutto il commercio, i trasporti, il turismo, lo sport e particolarmente le opere pubbliche”.
Cosa serve per far sì che i cittadini scelgano lei come prossimo Sindaco di Mondovì?
“Siamo consapevoli che purtroppo quello che i cittadini avvertono come “politica” negli ultimi anni ha perduto credibilità agli occhi della gente. Anche a Mondovì la delusione è palpabile, la città ed i cittadini stanno avvertendo e pagando l’assenza di una programmazione adeguata. Occorre che i monregalesi riacquistino fiducia in chi amministra, e questa fiducia si conquista con il dialogo, con le proposte, con la voglia di fare. Mettendoci la faccia e mettendo in campo le proprie competenze e la propria energia a servizio della comunità. A questi proposito sono pronto a mettere la mia esperienza amministrativa, la mia conoscenza della città e delle sue dinamiche, a disposizione di tutti i cittadini monregalesi. Ho a cuore il presente e il futuro di Mondovì e spero che i monregalesi mi accordino la loro fiducia”.