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Cuneo: riflettori puntati sugli Stati Generali della Razza Piemontese

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Gli Stati Generali della razza Piemontese sono ormai imminenti: l’attesa di chi già conosce e apprezza una delle eccellenze più rinomate della nostra zootecnia è grande e sarà presto ricompensata. Valorizzare e promuovere la razza Piemontese è lo scopo dell’iniziativa sostenuta da Fondazione Crc e Crt, Provincia di Cuneo, Comune di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo, organizzazioni territoriali di settore, ATL del Cuneese, Slow Food, l’associazione “Cibo & Territorio”, con il coordinamento di Mercato Ingrosso Agroalimentare Cuneo (Miac) e la partecipazione di Bif/Cerea, che si terrà sabato 2 e domenica 3 aprile a Cuneo.

Dell’appuntamento si parlerà diffusamente all’interno della trasmissione di approfondimento “La Granda c’è”, in onda su Telegranda (canale 81 del digitale terrestre) mercoledì 30 marzo, alle ore 21. Ospiti della direttrice Daniela Bianco, il presidente di Miac Marcello Cavallo, il direttore di Anaborapi Andrea Quaglino, la direttrice dell’Atl del Cuneese Daniela Salvestrin e lo chef Luca Politano dell’Hotel Ristorante “Da Politano” di Fontanelle.

La formula dell’evento è analoga nelle giornate, con l’apertura dedicata a un workshop delle 10, presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc, in via Roma 15 a Cuneo. In particolare, domenica 3 aprile l’argomento intorno a cui girerà il confronto sarà “Stop fake news! La carne di bovino di razza Piemontese è buona per il palato e buona per la salute”, un workshop coordinato dalla giornalista enogastronomica Paola Gula, con la partecipazione di Giuseppe Pulina, presidente Carni Sostenibili, e Massimiliano Elli, medico ginecologo e allevatore.

Ci saranno anche gli interventi della divulgatrice agro-scientifica Renata Cantamessa “Fata Zucchina”, Christian Macario del ristorante stellato “Il Nazionale” di Vernante, Sergio Capaldo, responsabile zootecnico di Slow Food e presidente del Consorzio La Granda, Chiaffredo Ciancia, presidente del sindacato Macellai Tradizionali-Federcarni-Confcommercio della provincia di Cuneo e docenti universitari.

Così Mauro Bernardi, presidente dell’ATL del Cuneese esprime il proprio punto di vista sugli Stati Generali: “Il Cuneese è una terra autentica, profondamente legata alle proprie radici principalmente fondate sull’agricoltura e sull’allevamento. La carne bovina di razza Piemontese, punta di diamante della nostra gastronomia di eccellenza, rappresenta un forte elemento di richiamo turistico: un atout riconosciuto a livello internazionale. Come ente del turismo crediamo fortemente nel potenziale di questo prodotto e sosteniamo campagne di informazione e di promozione in Italia e all’estero. Questo, grazie anche al prezioso supporto delle realtà locali e delle organizzazioni territoriali di settore che, con noi, scommettono nella crescita di un turismo consapevole e attento alla qualità dei prodotti, alla tracciabilità della filiera e alle proposte culinarie che spaziano dai piatti delle più tradizionali locande alle rivisitazioni gourmet dei ristoranti stellati.

Giorgio Chiesa, in qualità di presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aggiunge: “Gli sforzi che siamo chiamati a fare noi operatori in campo turistico devono essere concentrati sulla sostenibilità, sul territorio e sulla notorietà del prodotto. Come associazione abbiamo scelto di affidare il compito di parlare della carne di bovino della provincia Granda, uno dei prodotti d’eccellenza della gastronomia locale e con cui il territorio si identifica, a degli chef emergenti della cucina locale: Fabio Ingallinera, insieme a Maurizio Macario del Ristorante Nazionale di Vernante che da poco sono stati insigniti della stella Michelin e Luca Politano dell’omonimo ristorante di Fontanelle di Boves. Nell’esaltare il prodotto non possiamo limitarci a considerare la carne identificandola solo nella battuta al coltello piuttosto che nella tagliata, ma dobbiamo scoprirla anche in altre vesti, magari un po’ più creative, fantasiose ed elaborate. Per questo abbiamo scelto questi chef che porteranno il proprio contributo di originalità negli incontri a cui parteciperanno”

Silvio Barbero, vicepresidente di Slow Food e dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, pone l’accento su alcuni aspetti. “Per noi è molto importante tutelare e difendere in campo agroalimentare la biodiversità – spiega Barbero – e la razza piemontese è un pezzo di questa biodiversità animale che vogliamo garantire e preservare. Inoltre, riteniamo che non si debba solo parlare della difesa di razze animali, ma anche di modelli di allevamento che siano sostenibili e puntino non soltanto alla qualità organolettica, ma anche a quella ambientale. Sicuramente per la razza Piemontese è necessario un modello che non la omologhi a tutte le altre produzioni bovine; un pezzo dell’attenzione deve essere riservato alla sostenibilità dei modelli di allevamento della razza piemontese, che può diventare il simbolo di questi nuovi paradigmi”.

Sull’Asta Internazionale di capi bovini di razza Piemontese che si terrà lunedì 4 aprile e di cui sarà battitore, Barbero aggiunge: “C’è una forma anche simbolica per dare valore alla qualità. Purtroppo, nell’ambito della carne bovina e non solo c’è una fortissima ed esasperata competizione sui prezzi, mentre attraverso l’asta, in modo simbolico, in un certo senso si rilancia l’idea che il cibo, in questo caso la carne della Piemontese, non ha solo un prezzo, ma anche un valore, che va riconosciuto”.

Tutti gli eventi verranno trasmessi in diretta streaming. Il link sarà disponibile sul sito internet www.miac-cn.com e sulla pagina Facebook Amico Miac.

c.s.