Duilio del prete e “Amici miei” il cuneese che sapeva fare tutto

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Le celebrazioni del centenario di Ugo Tognazzi portano alla memoria la figura di un altro grande attore, il cuneese Duilio Del Prete (nella foto è a destra assieme a Tognazzi e Philippe Noiret) . Perché in “Amici Miei” di Mario Monicelli, il film del 1975, è lui a interpretare il ruolo di Guido Necchi, titolare della sala da biliardo dove il gruppo di “buontemponi” fiorentini si ritrova. A partire dalla seconda edizione del film (così come nel terzo episodio), il personaggio sarà poi affidato a Renzo Montagnani per problemi di salute dello stesso Del Prete. A renderlo popolare, oltre al film cult di Monicelli, fu la commedia all’italiana: ad esempio “Alfredo Alfredo” di Pietro Germi. Fu attivo anche all’estero, per esempio in “L’assassinio di Trotsky”. Era nato nel 1936, morì a Roma all’età di 61 anni dopo malattia e le ceneri riposano nel cimitero di San Rocco Castagnetta. Oltre agli esordi in teatro con Strehler, non solo cinema: Del Prete – che amava definirsi “chansonnier” – ha inciso diversi dischi, in particolare ispirati al cantautore belga Jacques Breil. Nel film “Finalmente arrivò l’amore” canta brani della colonna sonora e classici di Cole Porter. In precedenza aveva pubblicato due album, “Dove correte!” e “La bassa landa”. Teatro, cinema, musica e anche danza: sapeva ballare come un professionista, un vero artista poliedrico.