La partita per la riapertura del collegamento internazionale del Colle di Tenda, messo in ginocchio dalla tempesta Alex dell’ottobre 2020, si gioca su (almeno) due fronti.
Uno è certamente quello politico-istituzionale – di cui si parla nelle altre pagine di questo speciale -, l’altro è quello di “cantiere”, dei lavori di scavo veri e propri.
In comune, i due fronti hanno la necessità di rispettare l’ultimo cronoprogramma stilato dalle autorità competenti che hanno fissato la conclusione delle opere – e, quindi, la riapertura del tunnel – all’ottobre del 2023.
In tanti si chiedono se questa scadenza verrà rispettata, anche legittimamente, visti i rallentamenti che hanno fin qui subito gli interventi. Per provare a rispondere ci siamo rivolti direttamente all’Anas che, oltre a fornire una serie di foto inedite scattate all’interno del tunnel in via di costruzione – le trovate pubblicate in queste pagine -, ci ha trasmesso una nota volta ad aggiornare i lettori sull’avanzamento degli interventi per questa importante infrastruttura.
Ecco la nota pubblicata integralmente, aggiornata a lunedì 4 aprile: «Lo scavo lato Italia ha superato i 1.475 metri dall’imbocco del tunnel e si attesta a circa 240 metri dal confine con il territorio francese. Nel corso delle recenti attività di scavo, sul lato italiano, è stata rilevata la presenza di materiale meno compatto del previsto. Al fine di proseguire le lavorazioni in sicurezza, gli scavi procedono con martellone meccanico previo consolidamento del fronte. Gli scavi del tunnel lato Francia inizieranno non appena pervenuta l’autorizzazione per il conferimento in discarica delle anidriti di scavo. L’autorizzazione è attesa entro metà aprile. Sempre lato Francia, dove è stato completato l’abbattimento degli edifici presso l’imbocco e la casa cantoniera, è in via di predisposizione l’area di lavoro per l’avvio degli scavi del tunnel ed è in fase di ultimazione la campagna di sondaggi geognostici nella parte alta del Vallone della Ca’. Per quanto riguarda le altre attività in corso, prosegue l’esecuzione dell’arco rovescio per un’estensione che ha raggiunto i 58 metri in prossimità del fronte di scavo mentre a metà marzo è stato avviato lo scavo del “bypass” pedonale al chilometro 1,500. Inoltre, è in fase di ultimazione il “bypass” carrabile al chilometro 1,220. Avanza anche la rimozione degli impianti all’interno del tunnel storico. Concluse le attività, saranno avviati l’esecuzione della berlinese e il consolidamento dell’imbocco lato Italia, interventi necessari per poter procedere con le operazioni di alesaggio».
Lo stato dei lavori ecco cosa succede dentro il tunnel
L’Anas, con una nota e alcune foto inedite, fa il punto sugli scavi per la riapertura della galleria