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Per entrare si pagavano 1.000 lire e bisognava avere più di 16 anni

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Carlo Rattalino, nato a Bra il 28 ottobre del 1953, è stato prima compositore-tipografo e poi grafico. Dal 1967 al 2008 ha lavorato alla tipografia braidese Grosso. È senz’altro uno dei maggiori conoscitori del Diamant di Bra, visto il suo profondo legame con il locale da ballo braidese. «Ci andavano già i miei genitori e all’epoca mi lasciavano dalle zie – spiega -. Erano ballerini, si divertivano ed erano molto bravi. Quando aprì, nel 1961, ero piccolino. Nel 1967, quando iniziai a lavorare in tipografia, avevo dei colleghi poco più grandi di me che andavano già al Diamant. Una domenica, all’età di 15 anni, nonostante l’ingresso fosse riservato a chi aveva più di 16 anni, riuscii a entrare. Mi ricordo che pagai 500 lire per l’ingresso al “matinée”. Invece il serale costava 1.000 lire. Trovai un ambiente completamente nuovo, coinvolgente. Fui catapultato dall’oratorio al Diamant e rimasi a bocca aperta. Esplo­sero la mia adolescenza e la voglia di ballare». Le foto storiche del Diamant presentate in queste pagine sono state pubblicate su Fa­cebook da Tino Gerbaldo su gentile concessione di Lucetta Cravero.