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Ospedale di Cuneo: inaugurate la nuova Terapia Intensiva e la Piastra Endoscopica Integrata (FOTO)

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Dopo due anni di lavori (con una sospensione causa COVID19 in corso d’opera) è entrata in funzione, lo scorso 22 novembre, la Piastra Endoscopica Integrata presso il 5° piano del Presidio Ospedaliero S. Croce. La pandemia ne ha posticipato l’inaugurazione, riprogrammata in concomitanza con quella della nuova Terapia Intensiva realizzata con il finanziamento del Piano di Arcuri e completata a fine marzo c.a.
Le opere sono state inaugurate venerdì 8 aprile alla presenza del Vice Presidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, del consigliere regionale Ivano Martinetti e dei parlamentari Mino Taricco e Monica Caucino.

La Terapia Intensiva

A novembre 2020 sono stati assegnati all’Azienda Ospedaliera i finanziamenti per la realizzazione di 15 posti letto di Terapia Intensiva, 18 di Terapia Semintensiva e per l’adeguamento del Pronto Soccorso per un totale di 5.255.000 euro, lavori e attrezzature comprese.

La fase esecutiva durata 9 mesi, sulla base di una progettazione preliminare a cura della Struttura Complessa Tecnico, è terminata ad inizio febbraio 2022 con una spesa di 1.100.000 euro (circa 1.570 euro al metro quadrato). Le attrezzature sono stata acquisite con il medesimo finanziamento per un importo pari a circa 700 mila euro.
La nuova Terapia Intensiva è collocata nel Blocco Edilizio “C” del Presidio S. Croce in adiacenza del Blocco Operatorio Polivalente.

La Piastra Endoscopica Integrata

La sua realizzazione era già stata considerata necessaria dalle Direzioni Aziendali precedenti per ricondurre in un’unica area ospedaliera le attività di endoscopia svolte da discipline diverse, ma tra loro integrabili. La disponibilità di sale multispecialistiche permette, infatti, di ottenere maggiore efficienza in termini di prestazioni erogate, di gestione delle risorse umane e tecnologiche, di utilizzo degli spazi dedicati e, soprattutto, di miglioramento del percorso dei pazienti.

Valutazioni ponderate hanno alla fine individuato la sua collocazione ideale al quinto piano – Blocco Edilizio “C” del Presidio S. Croce in stretto collegamento con la sottostante area ambulatoriale e con l’adiacente Terapia Intensiva.

La Piastra occupa una superficie di circa 650 metri quadrati dove si trovano, tra l’altro, un locale di preparazione paziente assistita, cinque sale di endoscopia di circa 30 metri quadrati l’una con annessi spogliatoio e bagno, un’area dedicata al lavaggio endoscopi, una sala refertazioni, un’area di attesa per pazienti e gli spogliatoi per il personale.

Una delle 5 sale, dotata di climatizzazione con impianto a tutt’aria con filtrazione ad elevata efficienza, è idonea all’esecuzione di procedure più complesse anche in narcosi come l’ERCP (Colangio-Pancreatografia Endoscopica Retrograda, procedura adottata per studiare il deflusso della bile e dei succhi pancreatici nell’intestino, ndr), in quanto eguaglia per purezza dell’aria e caratteristiche degli impianti le normali sale operatorie.

Anche in questo caso il progetto è stato elaborato nella fase preliminare dalla Struttura Complessa Tecnico che ha successivamente seguito tutto l’iter di realizzazione.

L’importo complessivo dei lavori (IVA compresa) ammonta a 690 mila euro finanziato con risorse proprie dell’Azienda provenienti dall’utile di bilancio del 2016. La Fondazione Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle ONLUS ha contribuito, per un importo pari a 150.000 euro, all’acquisizione delle attrezzature necessarie.

Le Strutture coinvolte attualmente sono la Gastroenterologia (Endoscopia Digestiva), la Pneumologia (Endoscopia Toracica) e l’Urologia. Il volume di attività ad oggi risulta pari ad oltre 9.000 procedure annue di endoscopia digestiva (colonscopia e gastroscopia), 250 ERCP, 300 broncoscopie e oltre 900 cistoscopie.

“Finalmente possiamo condividere la conclusione di due progetti edilizi importanti – sottolinea il Direttore Generale Elide Azzan – che rappresentano anche la risposta a quanto accaduto negli ultimi due anni di emergenza pandemica. Da un lato, la nuova Terapia Intensiva prevista dal Piano Arcuri grazie alla quale si aggiungono 15 posti letto agli attuali 25 che consentiranno di affrontare in modo più efficace il ricovero e il trattamento dei pazienti critici, intensivi e post-operati complessi a seconda delle esigenze.

Dall’altro, un’area multidisciplinare dedicata alle attività di endoscopia diagnostica ed operativa che sta già assicurando da novembre scorso il corretto impiego delle risorse professionali e tecnologiche per garantire ai cittadini prestazioni di cura sicure e di qualità con tempi di attesa monitorati. Intanto proseguono altri lavori con un cronoprogramma incalzante tra cui l’apertura della Terapia Semintensiva con OBI (Osservazione Breve Intensiva), l’adeguamento strutturale e impiantistico del PS/DEA e l’installazione della nuova Risonanza Magnetica da 3 Tesla. L’Azienda tutta è impegnata a reagire per recuperare quella normalità operativa tanto attesa ed auspicata”

“La nuova Terapia intensiva e la Piastra endoscopica integrata dell’ospedale Santa Croce di Cuneo – dichiara l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – rientrano nel programma di ammodernamento tecnologico e delle infrastrutture che per la Regione rappresenta una priorità assoluta. Se la pandemia Covid ci ha insegnato che la medicina territoriale è fondamentale, altrettanto lo è avere strutture ospedaliere moderne e con un’adeguata dotazione tecnologica. Solo così è possibile garantire cure e prestazioni sanitarie adeguate.

A febbraio – continua l’assessore Icardi – abbiamo approvato finanziamenti per oltre 430 milioni di euro su base regionale, di cui 56 per il territorio della provincia di Cuneo, tra risorse del PNRR e altre fonti di finanziamento. Dei 430 milioni complessivi, 78 milioni sono per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie, di cui oltre 10,4 milioni per Cuneo.

Ringrazio la Direzione Generale dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo per aver rapidamente avviato i lavori: ancora una volta dalla provincia Granda un esempio virtuoso per tutto il territorio».