Rotary Club Alba, grande successo per la serata con l’ambasciatore della cucina piemontese Carlo Zarri

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Martedì 29 marzo 2022 alle ore 19,45, alla Ca’ del Lupo di Montelupo Albese, durante la conviviale per soci e ospiti del Rotary Club di Alba, il rinomato chef Carlo Zarri, titolare dell’Hotel Ristorante Villa San Carlo di Cortemilia, ha preso spunto dal suo recente libro “Da Sophia a Michelle”.

Da 4 Olimpiadi a Expo Milano passando per incontri “importanti”, racconti, aneddoti e ricette dedicate dallo chef Carlo Zarri, per raccontare il suo ruolo di ambasciatore all’estero della cucina piemontese che ha riscosso uno straordinario successo negli Stati Uniti e in Canada.

Un ruolo che Carlo Zarri si è guadagnato con un’attività costante e continua che, partita dal desiderio di far conoscere i piatti tipici, a base di tartufo e nocciola e non solo, dell’arte gastronomica nostrana, come presidente del Consorzio Turistico Langhe Monferrato e Roero di Alba, lo ha portato ad organizzare eventi di portata mondiale: ha gestito la ristorazione di Casa Italia alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City (2002) ed alle Olimpiadi di Atene (2004), diventando poi Food and Beverage Manager della stessa alle XX Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006.

Casa Italia ha garantito e promosso l’eccellenza della ristorazione italiana, servendo decine di migliaia di pasti ad atleti, volontari, giornalisti, membri delle delegazioni olimpiche.

Durante la serata Carlo Zarri, accompagnato dalla moglie Paola, ha narrato la sua multiforme esperienza come creativo cuoco piemontese, teso alla valorizzazione dei prodotti locali, in particolare della nocciola di Cortemilia, che per primo ha utilizzato in ricette di piatti salati, ma anche come straordinario organizzatore di eventi di portata mondiale.

Questi ultimi anni, pur inframmezzati dalla pandemia, lo hanno visto protagonista di un tour americano che ha progressivamente e costantemente aumentato le tappe e le persone coinvolte, portando le sue specialità negli Stati Uniti e in Canada. Ogni anno infatti, da dicembre a febbraio, diventa l’ambasciatore della cucina regionale italiana, proponendola e insegnandola.

Una storia affascinante, ricca di aneddoti, di curiosità, di occasioni e di opportunità, inframmezzata da incontri con personaggi di spicco, come Sofia Loren, per il cui figlio ha organizzato il banchetto nunziale in Ungheria e a cui ha dedicato il “Filetto Sophia Loren” di Fassone piemontese con una salsa fatta con riduzione di Barolo, bacche di ginepro e aceto balsamico o come l’ex First Lady Michelle Obama, per cui ha creato una vellutata finita con granella di nocciole tonde gentili e tartufo bianco in occasione dell’Expo di Milano del 2015, dove era direttore organizzativo del Padiglione USA. Un’occasione unica ed apprezzata di scoprire la multiforme personalità e le poliedriche doti di un grande chef.