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Donne in rete per affrontare le sfide del futuro

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Come valorizzare le donne per fare in modo che possano esprimere il loro potenziale? E come rafforzare il contributo dell’associazionismo femminile, inteso come elemento di coesione sociale a favore del cambiamento? Sono le domande su cui donne manager e dirigenti d’azienda, insieme a rappresentanti delle istituzioni si sono confrontate nell’evento “Donne in rete” promosso da Inner Wheel Club di Cuorgnè e Canavese, in collaborazione con il Gruppo Imprenditrici e Dirigenti di Confindustria Canavese.

L’appuntamento, il primo dopo la lunga pausa forzata della pandemia, si è tenuto venerdì 8 aprile presso il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa con numerose partecipanti, in presenza e in collegamento on line, accolte dai saluti di Alberta Pasquero, Presidente Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese e AD Bioindustry Park Silvano Fumero SpA, Maria Virginia Tiraboschi, Senatrice della Repubblica e Sonia Cambursano, Consigliere Delegata della Città Metropolitana di Torino che ha invitato a guardare con attenzione alle opportunità del PNRR per far fronte al peggioramento della situazione lavorativa e sociale femminile del periodo Covid.

Maria Sangalli Megale, Governatrice Inner Wheel – Distretto 204 CARF e di Nella Falletti Geminiani, Presidente Club Inner Wheel di Cuorgnè e Canavese e Vice Presidente Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese, hanno introdotto il tema rivolgendo l’attenzione al ruolo dall’associazionismo femminile nel percorso di emancipazione: i traguardi più importanti sono stati raggiunti grazie all’unione delle donne, un patrimonio che va coltivato anche per guardare con realismo alle difficoltà presenti e per individuare con coraggio obiettivi comuni. «Sentiamo sulle nostre spalle – ha sottolineato Nella Falletti Geminian – l’esperienza e l’impegno di dover trasferire alle donne più giovani la consapevolezza di poter seguire le loro aspirazioni, con determinazione e senza dimenticare di camminare insieme alle altre donne. Mai come in questi anni il valore della solidarietà femminile e dell’aiuto reciproco è stato così evidente».

L’incontro, moderato da Alessandra Ferraro, Caporedattrice Tgr Rai della Valle d’Aosta – ha affrontato numerosi aspetti che riguardano il ruolo della donna nella società e nell’economia, mettendo in evidenza le difficoltà ma anche i passi compiuti in molti ambiti fino ad alcuni decenni fa preclusi alle donne. Molto resta ancora da fare per dare spazio il talento femminile, incidendo per un cambiamento a livello culturale, come ha rimarcato Anna Mantini, Consigliera regionale di parità della Regione Piemonte, e lavorando in un’ottica di rete per rafforzare la leadership al femminile.

Di leadership ha parlato anche Patrizia Paglia, Presidente Confindustria Canavese e AD Iltar-Italbox Industrie Riunite Spa, suggerendo la via per un management autorevole e condiviso, ispirato a gentilezza e pragmatismo, di cui le donne possono essere portatrici. Di rilievo l’esperienza in Confindustria Canavese, l’unica in Italia su 69 sedi territoriali ad avere espresso due donne nei ruoli di Presidente e Direttore. Una differenza che rispecchia la realtà canavesana che si distingue per il numero consistente di aziende guidate da donne.

Laura Gillio Meina, Direttore IC&SH Business Unit, Boston Scientific Southern Europe e VP Confindustria Dispositivi Medici ha ricordato l’importanza di affrontate con pazienza e determinazione la propria carriera, accettando i fallimenti come parte dell’esperienza, un’occasione “per fare meglio la volta dopo”. Inevitabile per lei il confronto con contesti aziendali internazionali che evidenzia le lacune del nostro sistema in termini di tutele e riconoscimenti dei talenti femminili. Non mancano però iniziative virtuose per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in Italia sempre troppo un “problema” delle donne, e misure per la crescita professionale delle donne.

Secondo Laura Morgagni, Direttore Fondazione Torino Wireless e Segretario Generale Cluster Nazionale Smart Communities Tech l’innovazione non è neutra rispetto al genere e necessita del punto di vista femminile per evitare distorsioni. Per questo incrementare la presenza delle donne nelle discipline S.T.E.M. è un obiettivo su cui continuare a investire. Le quote di genere? Si sono rivelate utili ed efficaci per accellerare un cammino troppo lento e favorire la presenza delle donne nelle posizioni di potere, anche se il percorso non è ancora consolidato.

L’incontro ha visto un insieme di testimonianze di donne tenaci, resilienti nell’affrontare il quotidiano, esperte nella capacità di fare e impegnate in rete con altre donne; donne che sono anche madri e che da questo ruolo hanno saputo cogliere profondi insegnamenti rispetto alla loro carriera e con la consapevolezza di un ruolo educativo su cui misurare quotidianamente i propri valori anche in campo lavorativo.

c.s.