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«C’è tanta voglia di tornare a vivere il nostro territorio»

Marco Scuderi, vicepresidente dell’Ente Fiera di Alba, ha presentato Vinum al Vinitaly di Verona. «Professionalità e qualità per continuare a crescere»

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Il conto alla rovescia per la 44esima edizione di Vinum è partito ufficialmente. A lanciarlo è stata la delegazione albese che domenica scorsa ha partecipato alla presentazione organizzata nel contesto del Vinitaly di Verona, presso il padiglione della Regione Pie­monte (foto a lato). All’e­ven­to, tra gli al­tri, hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Pro­to­papa, il vicepresidente di Pie­monte Land of Wine Filippo Mobrici, oltre a Marco Scu­deri e Stefano Mosca, rispettivamente vicepresidente e di­rettore dell’Ente Fiera di Al­ba. Nell’occasione, è intervenuto l’assessore valdostano all’Agricoltura Davide Sa­pi­net, che ha annunciato che il neonato Consorzio dei Vini della Valle d’Aosta ha scelto Vinum per fare il proprio esordio. A margine della presentazione, abbiamo intervistato Marco Scuderi.
Scuderi, cosa rappresenta per lei Vinum?
«È una manifestazione molto importante per il territorio: da “Fiera dei Vini di Pasqua”, com’era quando è stata lanciata, si è trasformata in una ma­gnifica vetrina delle eccellenze enologiche di Langhe, Roe­ro e Monferrato».
I visitatori come lo vivono?
«I turisti che scelgono di re­carsi da noi per Vinum lo fanno con un duplice obiettivo: da un lato, desiderano co­noscere a fondo i nostri vini, dall’altro vogliono scoprire me­glio il territorio e le sue peculiarità».
Le altre richieste?
«Sicurezza, esperienze al­l’a­ria aperta e sostenibilità: so­no le conseguenze della pan­demia e della svolta green. Per questo proponiamo un ricco programma di de­gu­stazioni e attività collaterali che mettono al centro il territorio e le sue produzioni di eccellenza. Ci tengo a sottolineare gli sforzi sostenuti sul piano organizzativo per poter accogliere i visitatori nella massima sicurezza, proprio come già accaduto alla Fiera del Tartufo».
Sarà una festa dell’outdoor.
«Vinum sarà la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia: interesserà le piazze del centro di Alba ma anche tanti altri luoghi simbolo, proprio per raccontare a fondo ciò che è la nostra zona e ciò che c’è dietro un bicchiere di vino».
Il programma, in sintesi.
«Sotto la guida di esperti sommelier, i partecipanti potranno degustare oltre 700 etichette e vivere appieno il territorio, usufruendo peraltro di scontistiche per la visita dei principali siti legati alla valorizzazione dei nostri vini, come il Museo del Vino di Ba­rolo, il Castello di Grinzane (con il Museo in Vigna), la Tor­re di Barbaresco…».
Le vostre aspettative?
«Le premesse per una grande edizione di Vinum ci sono tut­te. Nelle ultime settimane si è registrato un marcato au­mento delle prenotazioni».
Da parte di quali turisti?
«Prenotano da tutto il Nord Italia ma anche da altri Paesi europei e pure dal Nord America. Tutto ciò infonde ottimismo sia per Vinum sia per la ripartenza definitiva del turismo dopo due anni di emergenza sanitaria».
Come sta il settore del vino?
«Il settore enologico della nostra area ha raggiunto li­velli altissimi ma ci sono mar­gini per creare nuove si­nergie e, dunque, alimentare questo trend positivo».
Su cosa occorrerà puntare?
«Sono e saranno particolarmente significative le iniziative di promozione realizzate – in Italia e all’estero, in diversi casi anche in modo congiunto – da produttori, consorzi, cantine, enoteche. Penso, ad esempio, all’evento Grandi Langhe oppure al Ba­ro­lo­&Barbaresco World Ope­ning, in programma a Los Angeles».
E poi?
«Bisognerà continuare a puntare su professionalità e qualità. Sembra banale, ma non lo è. È in queste caratteristiche che risiede l’eccezionalità delle nostre colline Unesco».
Tutto ciò come si rifletterà su Vinum?
«Anche Vinum potrà proseguire il suo costante percorso di crescita. E lo farà introducendo via via delle novità».
Lei come vivrà le degustazioni di Vinum?
«Con rispetto, consapevolezza e voglia di migliorare le mie conoscenze: quando si degusta un bicchiere di vino, bisogna sempre tenere ben a mente che dietro quel calice ci sono il lavoro e la passione di tanti vignaioli che hanno contribuito al riconoscimento delle nostre colline quali patrimonio dell’umanità».

Dirige l’Enoteca Regionale di Grinzane
Marco Scuderi, nella foto in alto, è vicepresidente dell’Ente Fiera di Alba e responsabile dell’Area Marketing del Territorio dell’Associazione Commercianti Albesi. Inoltre, riveste il ruolo di direttore dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour – Castello di Grinzane – sito specifico Unesco nell’ambito del riconoscimento dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa del Tartufo Bianco di Alba e Montà. Infine, di recente, è stato nominato cavaliere dell’Ordine del Tartufo e dei Vini di Alba.

BaNNER
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