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Grandi Langeh e grandi numeriI: il vino del futuro

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Grandi Langhe 2022 ha festeggia- to in grande stile il ritorno del pubblico dopo la pausa imposta dalla pandemia. Ed è stata una bella riscoperta: due giorni di incontri, premiati dal gradimento del pubblico: migliaia tra appassionati e professionisti, nello scenario suggestivo delle Ogr di Torino. E sono state 226 le cantine che hanno presentato le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre otto denominazioni di Langhe e Roero davanti a un vasto pubblico composto da profes- sionisti e appassionati. L’evento è stato promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. L’idea che rimane è quella di un cammino che si apre chiara- mente da qui ai prossimi anni: Grandi Langhe può confermarsi al più alto livello, ma già questa edizione tornata alla “nor- malità” ha sottolineato la percezione diffusa di un importante appuntamento internazionale nel ricco calendario del vino mondiale: nella città di Torino, che per l’occasione ha dedicato una speciale proiezione sulla Mole Antonelliana, si sono riuniti in 2.200, tra ope- ratori italiani ed internazionali oltre al grande pubblico: per la prima volta quest’anno, era stata organizzata, assieme ad
Ais Piemonte, una sessione di degustazioni.
La prossima tappa, nell’imme- diato, è rappresentata dal “Barolo & Barbaresco World Opening”, il prestigioso appuntamento che porterà a Los Angeles, il 28 e il 29 aprile, quasi 200 aziende del Con- sorzio per presentare le nuove annate di Barolo (2018) e Barbaresco (2019) ai profes- sionisti d’oltreoceano.
Grandi Langhe intanto ha offerto la possibilità di appro- fondire argomenti fondamen- tali come quello della filiera, di quali siano le criticità attuali e quali i cambiamenti, ragionan- do sulle soluzioni. Anche sul futuro del vino pesa, ovvia- mente, il cambiamento clima- tico. E anche per quanto riguarda il vino, ci si interroga su come iniziare un percorso virtuoso e rispettoso della manodopera che lavora in vigneto, su come ridurre l’impatto della logistica del vino sull’ambiente.
Tutti argomenti che sono stati discussi nell’incontro denomi- nato “Changes. Ambiente & Etica nelle Langhe del futuro”: un’analisi delle tendenze e delle situazioni concrete che è indispensabile conoscere e sfruttare affinché si possa par- lare di filiera produttiva etica e virtuosa, delineando i princi- pali cambiamenti per il vino italiano: ambiente, etica del lavoro, logistica, finanza, pre- sidio del territorio. L’incontro, moderato da Federico Quaranta, ha visto gli inter- venti di Federico Spanna (Sezione Agrometeorologia Regione Piemonte), Osvaldo Failla (professore ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano) e Roberto Cavallo (ceo Cooperativa Eri- ca e agronomo). Sono emerse le linee guida dei nuovi modelli di gestione del vigne-to: non solo per gestire le emergenze, ma soprattutto in grado di trovare il punto di partenza per attività di previ- sione e prevenzione del rischio nel breve e nel lungo periodo. Sempre con il contri- buto di tecnologie a supporto dell’economia circolare in vigna e in cantina.
La gestione dei lavoratori: di questo si è parlato nel secondo incontro che ha visto la partecipazione di Alessandro Durando (presidente Confcooperative Cuneo), Riccardo Ricci Curbastro (presidente Federdoc) e Claudio Naviglia (ceo Humus Job). Si avverte chiaramente il dovere etico di intervenire per rivolgere attenzione a tutti gli attori della filiera, con tutela e dignità. E progetti come la rete di impresa di aziende Humus Job, nata nel 2021, offrono un modello in cui vige il concetto di collaborazione, dove si incontrano domanda e offerta. Il percorso dei cambiamenti verso le Langhe del futuro, poi, non può non passare da una finanza attenta alle esigenze di filiera e territorio e dalla logistica. Nella terza conversazione, aperta da Massimiliano Cattozzi (responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo), luci accese sul dipartimento di Agribusiness, centro di eccellenza del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicato all’agricoltura, pensato per affiancare gli ope- ratori della filiera in tutte le fasi dello sviluppo e per sostenere investimenti in nuovi progetti imprenditoriali denotati da una forte attenzione alla sostenibilità e alla circular economy. Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti Piemonte) e Andrea Beggio di Sandri Trasporti, hanno di- scusso su soluzioni adottabili e portata dei cambiamenti an- che in ambito logistico: con milioni di bottiglie movimen- tate ogni anno, i trasporti hanno un impatto considerevole sull’ambiente e sulle migliaia di abitanti e di turisti delle Langhe. Per questo lo scorso anno è nato Ecolog, il progetto per ridurre le emissioni di Co2 e di traffico pesante, che ha già coinvolto 54 aziende con 312 movimentazioni (circa 1000 pallet) evidenziando significativi effetti positivi tanto per l’ambiente quanto per il turismo outdoor e il cicloturismo. Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Tutela, ha sottolineato: «Aperto un percorso per la costru- zione di un futuro caratterizzato dal rispetto dell’ambiente e dall’etica». Francesco Monchiero, pre- sidente del Consorzio Tutela Roero, ha ricordato l’appuntamen- to dell’edizione 2022 dei Roero Days alla Reggia di Venaria il 22 e
23 maggio: «Per richiamare opera- tori, giornalisti e appassionati in una cornice d’eccezione. I cambia- menti che ci hanno toccato in que- sti anni hanno contribuito a far porre un’attenzione ancora mag- giore sul territorio».