Home Articoli Rivista Idea «Il turismo in Granda è una rete che amplifica la crescita»

«Il turismo in Granda è una rete che amplifica la crescita»

Inaugurato il nuovo look dell’ufficio turistico Iat di Vicoforte, espressione di positiva sinergia territoriale

0
160

Un mix di modernità, eleganza e tradizione. L’Atl del Cuneese e l’Unione Montana del Monte Regale hanno inaugurato, nel pomeriggio di venerdì 8 aprile, il nuovo allestimento dell’Uf­ficio Turistico Iat di Vicoforte, in piazza Carlo Emanuele I, di fronte all’imponente Basilica Regina Montis Regalis. Un look rinnovato, che pone l’ufficio in linea con i suoi dieci omologhi del Cuneese, ma soprattutto un momento che conferma la forte intenzione di spinta al settore turistico nell’area monregalese e la sinergia tra comuni ed enti per la crescita, anche economica, del territorio.
Visitando l’Ufficio Tu­ri­stico Iat di Vicoforte, gestito dal 2017 dall’Atl, si possono notare diversi elementi peculiari e di forte riconoscibilità come il leitmotiv che ricorda lo skyline dell’anfiteatro alpino e il pittogramma della sassifraga florulenta, emblema del territorio cuneese, i quali si fondono elegantemente con l’arredo funzionale, progettato per una migliore fruizione turistica.
«Ripartiamo con il nuovo allestimento di quello che è stato uno dei primi punti turistici a credere nel progetto dell’Atl, fatto di condivisione e collaborazione fra uffici. Grazie all’Unione Montana del Monte Regale, inauguriamo questo restyling che lo mette in carreggiata con tutti gli altri e con la “casa madre” di Cuneo, qui, davanti allo spettacolare scenario della Basilica e nel cuore delle Alpi e dell’outdoor della nostra provincia. Un passaggio che testimonia il lavoro svolto in questi 5 anni di gestione il cui frutto è la costituzione di una rete di comunicazione palpabile che possa unire questo straordinario territorio, operando in gruppo. Dopo due anni di difficoltà legate al Covid, il sistema turistico cuneese ha retto, contenendo le perdite, e sarà in grado di ripartire voltando pagina definitivamente», ha sottolineato il presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi.
«Una giornata importante, ma non bisogna fermarsi ad oggi», così il sindaco di Vicoforte Val­ter Roattino. «Questo territorio non ha nulla da invidiare ad altri più blasonati e conosciuti, ma noi dobbiamo fare di più per promuoverlo in maniera diversa. Partendo da questa cupola, simbolo monregalese ed italiano, bisogna creare l’input e la sinergia per promuovere questi luoghi meravigliosi che si trovano fra il mare e gli impianti da sci e valorizzare, quindi, la centralità della provincia di Cuneo. Insieme, Comuni, Iat ed Atl possono andare lontano. Ora tocca a noi, io ci credo».
Sinergia, quindi, come stella polare da seguire per lo sviluppo turistico della Granda, sempre più aperta ed accogliente: unione di intenti confermata dalla presenza all’appuntamento di Luca Serale (Assessore al Turismo del Comune di Cuneo) e Paolo Adriano (primo cittadino di Mondovì) e di sindaci ed amministratori dei comuni dell’Unione Montana del Monte Regale (oltre a Vicoforte, Briaglia, Monasterolo Casotto, Niella Tanaro e San Michele Mondovì).
«Il nuovo ufficio è un punto importante di partenza, un fulcro per promuovere il turismo, la cultura, l’arte e l’enograstronomia e tutti i prodotti del nostro bellissimo territorio», ha aggiunto il sindaco di Niella, Gian Mario Mina.
Fondamentale il contributo della Fondazione Crc per completare i lavori di restyling: «Nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità, comunità ed innovazione siamo vicini al territorio e sosteniamo le iniziative dell’Atl perchè il turismo riparta, non solo italiano ed estero, ma anche facendo conoscere le bellezze della nostra provincia a chi la vive ogni giorno», ha commentato la consigliera Giuliana Turco.
Uno dei punti forti del turismo nella zona cebano-monregalese è il Sentiero Altre Langhe “Landandé”, un circuito che collega tra loro attività ricettive, luoghi di produzione locali, eccellenze culturali e paesaggistiche nei comuni di Briaglia, Vicoforte, Niella Tanaro, San Michele Mondovì, Mondovì, Monasterolo Casotto e Viola. Un viaggio tra natura, enogastronomia e cultura, durante il quale è possibile attraversare i grandi boschi di castagno, ammirare panorami mozzafiato, visitare luoghi storici come le Cappelle, il Santuario Ba­silica Regina Montis Regalis, il Percorso Napoleonico, i Dol­men e Menhir, la Chiesa di S. Teobaldo, fino al belvedere e le chiese rinascimentali di Mon­dovì Piazza: «Aspettavamo questo momento: il punto Iat serve per promuovere i nostri comuni ma non solo», ha rimarcato il presidente dell’Unione del Monte Regale Dario Filippi. «Un filo conduttore ci lega, il Sentiero Landandé che coinvolge 7 comuni con 60 km di percorso (l’originale ne contava 22, ndr), completamente palinato, segnato e geotracciato ed abbiamo in progetto di allargarci ancora fino ai 100 chilometri con altri due comuni pronti a partecipare».
La consegna delle nuove magliette, formato 2022, del Landandé a dirigenza e staff dell’Atl ha suggellato una collaborazione che, quindi, prosegue con convinzione.
«Vicoforte è baciato dalla presenza monumentale della Ba­silica che dovrebbe diventare uno sei simboli del Piemonte: da qui si snoda un percorso outdoor formidabile e fruibile tutto l’anno, il Landandè. Questo ufficio è importante perché può essere un volano di comunicazione e di informazione per tutto il monregalese, partendo dalle piste di Mondolé Ski, per arrivare fino alla Valle Tanaro, passando per la città del Belvedere», aggiunge il consigliere regionale Paolo Bongioanni. «Vedere, oggi, che l’Atl proponga queste occasioni di ripartenza e di fiducia nel nostro progetto turistico non può che fare bene ad una provincia che fa scuola per la sua imprenditoria, un modello da esportare in tutta la regione».
Hanno partecipato al taglio del nastro, fra gli altri, il direttrore dell’Atl del Cuneese Daniela Salvestrin, i consiglieri Atl Gabriella Giordano e Rocco Pulitanò, il presidente del Comitato Landandè Erminio Meroni. La conferenza si è aperta con la benedizione dei locali da parte di don Francesco Tarò, rettore del Santuario di Vicoforte.