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Alba, la scultura per Piazza Ferrero che guarda al mondo

Presentata l’opera monumentale donata dalla famiglia Ferrero in ricordo del signor Michele

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Si chiama “Alba” la scultura monumentale realizzata dall’artista albese Vale­rio Berruti e donata alla città dalla famiglia Fer­rero, in ricordo del signor Michele: l’opera, posizionata su una fontana circolare e circondata da sedute, verrà installata in piazza Fer­rero. Il progetto è stato svelato al pubblico martedì scorso, dal palco del Teatro Sociale, con un evento moderato dalla giornalista Valen­ti­na Tosoni. Sul palco si sono alternati il presidente della Regione Pie­­mon­te Alberto Cirio, il sindaco di Alba Carlo Bo, gli assessori co­munali al Turismo e alle Ope­re Pubbliche, rispettivamente Ema­­­­­nuele Bolla e Mas­simo Reg­gio, il direttore del­l’Ente Tu­rismo Langhe Mon­ferrato Roe­ro Mauro Carbone, la presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena (in video-collegamento), il direttore generale del­la Fon­dazione Palazzo Stroz­zi a Fi­renze Arturo Ga­la­n­si­no, la produttrice vinicola impegnata in numerosi progetti d’arte contemporanea Ro­berta Ceretto, il giornalista Nicolas Ballario e l’artista Va­lerio Berruti.

La scultura sarà alta 12,5 metri e realizzata in acciaio inox. Di­venterà una delle più grandi opere scultoree pubbliche esistenti in Europa. Il nome dell’opera, come si diceva, è “Alba”, un evidente omaggio alla terra su cui si erge e al tempo stesso un nome di bimba per enfatizzare l’aspetto poetico della capitale delle Langhe. Valerio Berruti, per rappresentare il carattere ti­pico di quella che Beppe Fe­noglio chiamava “la razza langhetta”, ha scelto una bambina raffigurata in un atteggiamento timido, ritroso o, come si direbbe nel dialetto piemontese, “genato”.

La scultura è la trascrizione tridimensionale del segno a matita di Berruti: un’impronta delicata che dialogherà con lo spazio circostante, accogliendolo al suo interno. L’opera è un monumento alla vita, un monito rivolto allo spettatore che intende riportarlo al periodo dell’infanzia, il momento dell’esistenza in cui tutto può ancora avvenire.

Per il sindaco di Alba Carlo Bo la nuova piazza Michele Ferrero rappresenta al meglio la capacità della comunità di proiettarsi nel futuro, ma con le radici ben salde nella propria terra. La fontana, che torna a essere a base circolare, aprirà lo sguardo verso la Langa, il cui legame indissolubile con la città nasce dal lavoro delle persone, che hanno curato le colline in modo attento, e dal­la visione della Ferrero, che ha permesso ai “langhetti” di rimanere nei propri paesi di origine. Il primo cittadino ha voluto poi ringraziare la famiglia Ferrero con la signora Maria Franca, Va­lerio Berruti e tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione del progetto.

Secondo l’assessore al Turismo Ema­nuele Bolla, la scultura diventerà un simbolo distintivo della città non solo per il suo indubbio valore artistico, ma anche per la delicatezza del tratto con cui disegnerà un nuovo profilo che caratterizzerà la città delle cento torri nell’immaginario di turisti e visitatori, che po­tranno riconoscere in questa opera un nuovo elemento di valore della città e del territorio.

In seguito, l’assessore alle Opere Pubbliche Massimo Reggio ha vo­luto sottolineare come l’installazione dell’opera e della fon­tana sia inserita in un progetto più ampio di rinnovamento della piazza, dove è stata cambiata anche la pavimentazione per renderla più resistente e adatta al suo utilizzo, al centro della vita cittadina, sede di eventi e manifestazioni, ma anche di dehors e attività commerciali. Una piazza più bella e funzionale, con un’opera di richiamo in­ternazionale, degna dell’imprenditore cui è intitolata.

La presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena ha evidenziato come questa iniziativa «possa alimentare quelle già avviate per promuovere il territorio in chiave artistica e culturale, come già accaduto con la Fiera del Tartufo». «Il patrimonio di un territorio può crescere attraverso l’installazione di opere e oggetti di bellezza – ha spiegato Roberta Ce­retto – Vanno in questa direzione la Cappella del Barolo a La Mor­ra e le mostre d’arte organizzate durante la Fiera del Tartufo e presto verranno avviati nuovi progetti nel Roero». Tutte iniziative che «certificano il nostro territorio come un’eccellenza», ha osservato il direttore dell’Ente Turismo Mau­­ro Carbone. In conclusione, l’artista Valerio Berruti ha ringraziato la famiglia Ferrero e il Comune, auspicando che quella fontana «sia usata per festeggiare tanti mo­menti felici».