Aria: questo il tema di Scrittorincittà 2022, che si terrà a Cuneo dal 16 al 20 novembre.
È invisibile e ci accorgiamo di lei solo se manca. È leggera, leggerissima, e diventa forte solo quando si muove. È attorno a noi, è dentro di noi, fa parte di noi.
«La vita era come l’aria. Sembrava che non ci fosse alcun modo di lasciarla fuori, o tenerla a distanza, e tutto quel che si poteva fare era viverla e respirarla», dice Nick Hornby. Margaret Atwood sembra rispondergli: «Vorrei essere l’aria che abita in te per un momento, solo uno. Vorrei passare inosservata ma esserti necessaria».
Al mattino la si cambia, per cominciare la giornata. Per tutto il giorno abbiamo desiderio di aria, che sia buona e nuova. A volte vorremmo cambiare aria, e non solo alle stanze di casa.
Gli ultimi due anni ci hanno spinti a guardare spesso in orizzontale: la nostra giornata corta, le cose usuali.
È tempo di cominciare a guardare oltre, di dare uno sguardo nuovo alle cose. Aria è lo spazio che abbiamo davanti per costruire, essere liberi, muoverci. Aria è quella che manca quando ci sentiamo oppressi. Aria è l’ora di diritto che abbiamo tutti, anche in carcere.
Le parole dei libri rimangono nell’aria, fuggono dalla carta e ci accompagnano, cambiandoci. L’aria diventa una riflessione sul senso delle cose, attraverso le parole e le immagini. È respirare per sentirsi vivi, è amore per il pianeta e per la sua natura, è la forza dello sport, è la scienza che ci permette di progredire.
Con i ragazzi e le ragazze, l’aria è lo spazio per volare, è il luogo della fantasia, è quella che manca quando ti innamori e non sai che fare. È quella che vuoi, e la desideri tanto, dopo due anni passati chiusi in casa. È uno spazio da costruire, insieme.
Aria è una città da pensare, che non è fatta solo di edifici e strade, ma soprattutto di quello che le riempie.
Nel 2013 Scrittorincittà ragionava di “Terra, terra!”. Il tema dell’edizione di quest’anno completa un ciclo decennale.
Se sotto di noi c’è la terra, l’aria è soprattutto sopra, dove guardiamo se puntiamo lontano, dove guardiamo se proviamo a trovare il nostro posto nel mondo.
Bessie Coleman è stata la prima donna afroamericana a conseguire un brevetto aereo internazionale. Per volare, nell’aria. Nelle sue memoria ha lasciato scritto questo pensiero: «L’aria è l’unico posto libero da pregiudizi».