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Destinazione futuro il viaggio in treno del Rotary Savigliano

Il presidente Testa e il sindaco Ambroggio hanno introdotto le relazioni su strategie a idrogeno e nuove linee elettrificate

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Il Treno ieri, oggi, domani: questo il tema della conferenza e conviviale interclub Rota­ry che si è svolta nei giorni scorsi alla Porta delle Langhe. Organizza­ta dal Rotary Club Savigliano, hanno partecipato i club di Alba, Canale Roero, Cuneo, Cuneo Alpi del mare, Mondovì, Saluzzo, assistenti e segretario distrettuali, sindaci ed ospiti vari.

Dopo i saluti e i discorsi introduttivi alla serata da parte del presidente Giovanni Battista Testa e del sindaco Giulio Ambroggio, il primo relatore dottor Gianfranco Saccione – ripercorrendo la storia della Snos – ha ricordato l’inaugurazione del 13 marzo 1853, dell’apertura di strada ferrata tra entusiasmi e festeggiamenti.

Dal giorno dopo due treni collegarono Savigliano a Torino. Passando poi ad evoluzione, trasformazioni e fusioni delle Officine. Un lungo elenco: 1880 Officine di Savigliano, 1917 Fiat Materiale Ferro­viario, 1975 Fiat Ferroviaria, Omeca Ferrosud Elettrom – Parizzi e Materferro Argen­tina, 1996 Fiat Ferroviaria, Cfc Colleferro Elettrom – Parizzi, Fiat SIG Svizzera, 2000 Fiat Industrie Fer­roviarie Accordi Fiat – Alstom 2000, 2002 Alstom Fer­roviaria Fiat Ferroviaria, con ubicazione di sedi commerciali e sedi di produzione. Una carrellata tra realizzazioni da radio ad aerei a gru e sommergibili, materiale rotabile in genere, treni, locomotive e locomotori per tutta Europa con varie tipologie di scartamenti. Tra le opere realizzate, è stato ricordato il ponte di Trezzo così come il viadotto di Paderno sull’Adda, sullo Sfa­lassà, le navate delle tettoie della stazione centrale di Milano, quella di Torino Porta Nuova, la stella a dodici punte e le strutture sulla sommità della Mole, la struttura metallica del grattacielo di piazza Castello. Tutte opere che hanno dimostrato l’impegno continuo per un allineamento alla migliore concorrenza eu­ropea.

Gli ingegneri Roberto Balbis e Valter Alessandria si sono quin­di alternati nella presentazione di alcune realizzazioni. Tra le altre, Italo Evo per Ntv, Minuetto. Etr 425 jazz Pendo­lino Etr 600, Pendolino Virgin, Pendolino Polonia oltre a un puntuale esame delle linee non elettrificate in Pie­monte.
A Gennaio ’22, in esercizio, erano sei le linee non elettrificate. Per un totale di 175 chilometri e tutte proprietà Rfi e servite da Trenitalia. L’elettri­ficazione è ora prevista sulle tratte Santhià-Biella e Riva­rolo-Pont. Sulle rimanenti è ipotizzabile la sostituzione dei convogli diesel con treni alimentati a idrogeno evitando gli investimenti per catenarie ed ottenere una rapida decarbonizzazione del trasporto.

Le linee attive sono: Cava­l­lermaggiore-Bra per 13 chilometri (due treni); Biella-Novara per 51 chilometri; Limone-Ventimiglia 68 km. Queste le linee attive di prevista elettrificazione: Santhia-Biella per 27 chilometri; Rivarolo-Pont 16 chilometri. Prevista anche la riattivazione sulla Casale-Mortara.

Gli studi perseguono la strategia regionale dell’idrogeno a sostegno degli investimenti delle imprese e delle attività di sviluppo dell’ecosistema. Obiet­tivo, stimolare la crescita economica e sociale del territorio e nel contempo contribuire alla realizzazione degli obiettivi in campo energetico-am­bientale, nazionali ed europei.

Quattro le aree d’intervento: Area Manifattura, Ricerca e Innovazione, Area Mobilità e Trasporti, Area Produzione, Distribuzione e Uso energetico, Area Formazione e Coope­razione.

Tra le altre significative novità: Coradia Stream è la nuova piattaforma Alstom di treni re­gionali per il mercato europeo. Per l’Italia è il punto di partenza per lo sviluppo della tanto auspicata green mobility. Ot­tocentocinquanta gli addetti. Grandi prospettive da sviluppare sulla base di queste premesse. I relatori hanno illustrato il nuovo funzionamento ad idrogeno ed alcune domande al termine del dibattito, seguito con estrema attenzione, hanno riguardato i costi di esercizio e sicurezza.