Matteo Ascheri, imprenditore vitivinicolo di Bra, nel giugno del 2021 è stato rieletto presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Una realtà che conta oltre 500 aziende vitivinicole associate, espressione di 10mila ettari di vigneti nelle Langhe e nel Roero, da cui si ottengono oltre 60 milioni di bottiglie. Sono nove le denominazioni tutelate: Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga. Il Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco, come si chiamava inizialmente, fu fondato ufficialmente nel 1934 con il compito di definire il contesto produttivo, vigilare contro frodi, adulterazioni e sleale concorrenza, promuovere la conoscenza dei vini, oltre a difendere nome e qualità nelle sedi più opportune. Venne ricostituito a partire dal 1947. Con Matteo Ascheri, forte della sua lunga esperienza nel mondo del vino, abbiamo dialogato sull’edizione 2022, ormai alle porte, di Vinum, che la città di Alba e il territorio si apprestano a vivere.
Ascheri, che edizione di Vinum si aspetta e ci dobbiamo aspettare?
«Un’edizione entusiasmante, rinfrancata dal ritorno in presenza dopo due anni molto complicati. Tutto ciò auspicando che si possa ritrovare completamente la normalità, ovvero il ritorno dei turisti sul nostro territorio e la possibilità di far vivere appieno le nostre peculiarità, a partire dalle cantine. In tal senso, le nostre colline si presentano al meglio per questo appuntamento. Mi auguro e spero che siano fine settimana da tutto esaurito, grazie anche a un inizio di primavera vivace. La nostra stagione turistica è solo all’inizio, ma è tangibile la voglia da parte dei visitatori di soggiornare da noi. La domanda è molto alta. Da parte nostra, c’è il grande piacere di ospitare…».
Vinum 2022, peraltro, ha tutte le carte in regola per richiamare i turisti.
«Sì, grazie soprattutto a due fattori. La manifestazione sarà la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia e, in parallelo, darà la possibilità di visitare le cantine. In sostanza, oltre a porter vivere il centro di Alba, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi a 360 gradi nel mondo del vino, scoprendo i luoghi, i produttori, i profumi e i sapori di questa nostra eccellenza».
Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani come si presenta a Vinum?
«Ci presentiamo all’evento dopo aver fatto un grande lavoro di squadra con le nostre aziende associate. Ci stiamo impegnando al massimo affinché il territorio sia sempre più la nostra casa principale per accogliere i turisti. Territorio e cantine fantastici, cosa chiedere di più? Ogni bottiglia venduta in giro per il mondo è una sorta di testimonial, che ci rappresenta e che racconta di noi, chi siamo e cosa facciamo. Un testimonial che spinge le persone a muoversi verso il nostro territorio per conoscerci ancora meglio».
Com’è stata l’annata 2021 per il mondo del vino?
«Un’annata molto positiva sia dal punto di vista della qualità che della quantità. Per certi versi, direi quasi sorprendente. Abbiamo dovuto fare i conti con il gelo tardivo: per fortuna, non ha fatto troppi danni in collina, ma non si può dire la stessa cosa per le aree di pianura. Poi ci sono state le grandinate, i cui effetti sono stati contenuti, e la siccità. Ma i risultati sono andati oltre le più rosee aspettative. In sostanza, un’annata fenomenale con un vino buonissimo».
Prospettive per il 2022?
«Speriamo in un’altra grande annata. I segnali sono molto buoni, siamo fiduciosi».
Che conseguenze determinerà la guerra in Ucraina?
«I nostri vini sono diffusi principalmente sui mercati di Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Germania. La guerra determinerà, come in ogni settore, conseguenze collaterali, non però dal punto di vista commerciale».
Cos’è emerso dal Vinitaly?
«La voglia di ripartire e di incontrarsi. Di parlare in presenza e di degustare. Sono stati due anni molto bui».
Con Vinum, per fortuna, tutto ciò sarà realizzabile.
«Questo evento, negli anni, ha saputo trasformarsi e reinventarsi, diventando un punto di riferimento assoluto per l’inizio della stagione turistica. Insomma, Vinum è un appuntamento estremamente interessante e allettante. Non resta che viverlo appieno!».