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Giornata della Terra, Coldiretti Cuneo: perso il 28% dei campi coltivati

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In 25 anni, lo spazio di una sola generazione, l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro seguendo un modello di sviluppo sbagliato che ha causato la scomparsa del 28% delle campagne che garantiscono la sicurezza ambientale e alimentare in un momento storico segnato dai pesanti effetti della guerra in Ucraina sulle forniture alimentari con l’impennata dei prezzi. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Cuneo diffusa in occasione della Giornata della Terra che celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta.

La superficie agricola utilizzabile in Italia si è già ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione con la copertura artificiale di suolo coltivato che – rimarca Coldiretti – ha toccato la velocità di 2 metri quadri al secondo e la perdita di oltre 400 milioni di chili di prodotti agricoli in un decennio. Un problema grave per un Paese come il nostro che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.

In Piemonte il consumo di suolo complessivo è di circa 175.000 ettari, pari al 6,9% della superficie totale regionale, e vede Cuneo al secondo posto delle province, maglia nera dopo Torino.

“Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del PNRR. Per questo occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio” fa notare Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.

“La sparizione di terra fertile non pesa solo sugli approvvigionamenti alimentari: dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando la pericolosità idraulica dei territori con danni e vittime. Una situazione aggravata dai cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi sempre più frequenti anche nella nostra Provincia” dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.