Dopo due anni in cui la pandemia aveva impedito agli amministratori e cittadini rifreddesi di ritrovarsi per la festa della liberazione gli stessi sono tornati a celebrare la ricorrenza presso il monumento ai caduti in piazza della Vittoria. Le celebrazioni come da tradizione hanno avuto luogo alla domenica il che ha comportato che di tenessero con un giorno di anticipo. La giornata ha avuto inizio verso le 10.30, con le autorità e i labari delle varie associazioni cittadine che si sono riunite in piazza per la processione verso la chiesa.
Giunti nella parrocchiale il parroco don Angelo Vincenti ha proposto una cerimonia particolarmente bella ricordando che quest’anno si è giunti al 77esimo anniversario della liberazione. Alla conclusione della messa ci si è trasferiti nuovamente in processione presso il monumento ai caduti dove è stata deposta la corona di alloro. Un momento che ha visto dapprima il parroco recitare una preghiera in onore dei caduti e successivamente il sindaco Cesare Cavallo ricordare le peculiarità della ricorrenza.
In particolare il primo cittadino si è soffermato sull’importanza della libertà e della pace contestualizzandole nell’attuale periodo e rapportandole alla guerra in corso tra Ucraina e Russia. Finita l’orazione si è dato lettura dei nomi dei rifreddesi caduti nelle due guerre mondiali. Un momento sempre molto emozionante e rievocativo della brutalità dei conflitti. A fine cerimonia amministratori e cittadini si sono ritrovati presso il vicino bar “Los Amigos” per rifocillarsi con un aperitivo e scambiare due chiacchiere in libertà.
c.s.