Dal campo alla tavola, il cibo vale oggi quasi un quarto del PIL nazionale e svolge una funzione insostituibile sul piano alimentare e sociale in un momento in cui pesa l’inflazione generata dalla guerra in Ucraina che colpisce il carrello della spesa e mette a rischio alimentare quasi 1 italiano su 10 (9,4%). È quanto dichiara Coldiretti nel commentare positivamente la pubblicazione del bando salva filiere Made in Italy, per utilizzare 1,2 miliardi di risorse del PNRR per investimenti nelle filiere nazionali dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura.
“Il bando – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – permette alle nostre imprese di contare su finanziamenti importanti per costruire traiettorie di futuro in una fase incerta come quella che stiamo vivendo. Il modello dei contratti di filiera consente di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori dall’aumento dell’inflazione e il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali. Si tratta di un altro risultato della nostra mobilitazione dello scorso 20 febbraio a Torino, in piazza Vittorio Veneto”.
“I contratti di filiera si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare con un contributo dello Stato concesso per diverse tipologie di investimenti – spiega il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – con un volume da 4 a 50 milioni di euro destinati a produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per la promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, ricerca e sperimentazione. Il bando appena pubblicato prevede soglie di aiuto più alte rispetto al passato, che possono arrivare anche fino al 100%, ad esempio per la ricerca. Grande attenzione alla sostenibilità degli interventi proposti in linea con gli obiettivi del PNRR”.
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c.s.