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La grande arte in scena a Cuneo

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Arte grande protagonista a Cuneo con le mostre “Du côtè de la nature-Sei visioni al femminile” e “Le lune del cuore”, organizzate con il contributo del Co­mune di Cuneo, che sono state inaugurate a Palazzo Samone, in via Amedeo Rossi 4, venerdì scorso nell’ambito della rassegna “GrandArte-Help-Humanity, eco­logy, li­berty, politics”. “Du côté de la nature” porta la firma di Selen Botto, Emma Bourgin, Vesna Bursich, Astrid Fremin, Licia Martini ed Elena Tortia, artiste impegnate a perseguire una visione etica dell’arte. Ciascuna artista ha proposto un proprio punto di vista sul nostro presente, evidenziandone gli stati di sofferenza, ma, al contempo, prospettandoci anche un’idea di arte come ricerca di armonia e cura della nostra esistenza. “Le lune del cuo­re”, a cura di Silvia Bec­caria e Danila Ghi­glia­no, mette in mostra le espressioni di due artiste che si interrogano su ciò che accade nel mondo, propendendo per la fragilità della poesia che ha però la forza di portare luce e affettività alle nostre incerte esistenze. Il titolo deriva da un verso della poesia “Sempre e Mai” di Paul Celan dedicata alla poetessa Ingeborg Bach­mann e tratta dalla raccolta “Pa­pavero e me­moria” del 1952. Le due artiste, accomunate da una propensione lirica per il potere delle parole dei poeti di lenire i mali che affliggono le nostre vite, ci propongono le loro personali interpretazioni del “tempo del cuore” cantato da Celan, che “come un pendolo oscilla tra Sempre e Mai”, tra il passato dimenticato e “lo spettro di ciò che sarà”.

BaNNER
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