Il mondo rurale si sta avviando sempre di più verso la produzione biologica, con l’utilizzo di metodi naturali per il contenimento delle erbe infestanti e la lotta contro le malattie e gli insetti dannosi che colpiscono le colture. Nei casi, però, dell’agricoltura integrata o convenzionale si può fare uso di fitosanitari. Anche se, soprattutto nell’integrata, l’impiego avviene solo quando è indispensabile e rispettando delle norme precise e severe. In ogni caso, poi, bisogna conseguire un certificato che abilita all’attività dopo aver partecipato a un corso di formazione per utilizzatori. Una simile abilitazione la devono ottenere anche quanti forniscono la consulenza alle aziende sull’uso dei prodotti e chi – i prodotti – li vende. Il tutto è previsto dal Piano d’Azione Nazionale (Pan), che ha recepito una Direttiva Europea. In Italia è stato adottato nel 2014 e poi aggiornato, in alcune sue parti, nel 2020.
Obiettivo? Promuovere pratiche di utilizzo di prodotti fitosanitari più sostenibili e fornire indicazioni per ridurne l’impatto nelle aree agricole, extra agricole e naturali protette. Proprio in quest’ottica, l’Unione Europea sta aumentando tutti gli anni i principi attivi chimici vietati nei trattamenti e, inoltre, ha posto l’obiettivo di arrivare, entro il 2030, alla riduzione del 50% dei pesticidi di sintesi e dei rischi a essi legati. I prodotti per uso professionale possono essere acquistati solo da chi ha il certificato per fitosanitari: quindi, nel concreto, imprenditori agricoli, contoterzisti e alcuni hobbisti registrati, con il loro codice fiscale, sulla piattaforma regionale “Pan-Abilitazione fitosanitaria” che permette il controllo costante del documento di abilitazione (utilizzatore, consulente, venditore), del numero di autorizzazione, della data di rilascio e di quella di scadenza.
I corsi di formazione
Le Cia provinciali presenti in Piemonte attraverso il loro Ente di formazione – Cia Consulenze Piemonte – erogano diversi tipi di corsi. Tra questi ci sono quelli, con i contenuti standard forniti dalla Regione e da svolgere solo sul territorio subalpino, per “guidare” gli utilizzatori all’uso dei fitosanitari.
La responsabile della formazione di Cia Cuneo è Martina Marcomini. Dice: “Attraverso i corsi applichiamo quanto previsto dal Piano d’Azione Nazionale. L’obiettivo è di fornire a chi partecipa una preparazione consapevole e mirata all’uso dei prodotti. Così da tutelare la salute propria e quella delle altre persone, la sicurezza alimentare e l’ambiente. Quanti acquistano i fitosanitari devono sentirsi responsabili della loro conservazione e della loro distribuzione sulle colture, prestando anche molta attenzione alle zone circostanti dove effettuano il trattamento. Senza il certificato gli utilizzatori non possono comperarli né tantomeno usarli”.
Chi sono i docenti? “Le nozioni, costituite da un modulo sulle norme legislative in vigore e da altri due pratico-operativi, vengono fornite da una decina di tecnici interni della Cia, che hanno il certificato di consulenti. Quindi, un’alta qualifica nel settore. Inoltre, devono conoscere a fondo l’intera materia e non avere conflitti di interesse con i produttori e i rivenditori dei fitosanitari”.
I corsi per gli utilizzatori dei prodotti sono due. Quello di rilascio ex novo dura 20 ore, di cui bisogna frequentarne almeno il 75%. Al termine si svolge l’esame, con una Commissione esterna formata da funzionari della Regione Piemonte e dell’Asl di competenza. Il questionario è composto da 20 domande a risposta chiusa. Se viene superata la prova si presenta l’istanza di iscrizione e si ottiene un numero, legato al nome e al codice fiscale, che viene caricato sulla piattaforma regionale. Sono esentati dalla frequenza del corso, ma non dall’esame, coloro che sono in possesso di diplomi in discipline agrarie o lauree in discipline agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie. Il certificato dura cinque anni.
Entro la data di scadenza occorre procedere al rinnovo e frequentare un corso di 12 ore, con la presenza, anche in questo caso, ad almeno il 75% delle lezioni. Non è previsto l’esame. Il certificato ha di nuovo validità cinque anni. “Però – sottolinea Martina Marcomini – bisogna ricordarsi di non lasciarlo scadere perché, in quel caso, occorre ripetere la procedura del rilascio come fosse la prima volta”.
Le lezioni organizzate a Clavesana e Cuneo
Cia Cuneo organizza in questo periodo quattro corsi, riservati agli utilizzatori, per ottenere il rilascio o il rinnovo dei certificati per fitosanitari.
Si parte il 17 maggio nella Cantina di Clavesana con le lezioni di rinnovo dell’abilitazione. In questo caso c’è la precedenza per quanti hanno il documento in scadenza a maggio e operano nelle zone di Alba e Mondovì.
Gli altri tre corsi si svolgono nella sede provinciale della Cia: a Cuneo, in piazza Galimberti, 1/C.
Il 16,17,18,19 e 20 maggio e il 13, 14, 15, 16 e 17 giugno sono in programma le lezioni per il rilascio del certificato.
Il 6 e 7 giugno quelle per il rinnovo.
Da ricordare
I certificati rilasciati dal 1º gennaio 2015 al 30 giugno 2016 sono stati prorogati al 29 giugno 2022 per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid. Invece, quelli ottenuti nel 2017 non usufruiscono di proroghe.
Informazioni e iscrizioni
Per informazioni e iscrizioni si può contattare Martina Marcomini scrivendo alla mail [email protected]