«Una “fabbrica” di cultura e socialità». E’ stato definito così «Il Quartiere», il polo socio-culturale della città, inaugurato sabato 7 maggio nell’ex caserma «Musso» di piazza Montebello.
Nell’ex struttura militare (dismessa dall’Esercito nel 1991) l’anno scorso a giugno è stata inaugurata la biblioteca civica «Lidia Beccaria Rolfi» e cortili e locali hanno ospitato alcuni degli eventi più importanti del percorso di Saluzzo e delle Terre del Monviso per diventare Capitale italiana della Cultura 2024 (titolo assegnato poi a Pesaro).
Proprio dal lavoro portato avanti per la candidatura è stato avviato il confronto sul futuro de «Il Quartiere» e sul suo ruolo nella vita sociale saluzzese.
«Tutte le azioni di Saluzzo Monviso 2024 sono state politiche e questa mattinata di inaugurazione è importante proprio perché torniamo a fare politica» ha introdotto il sindaco di Saluzzo.
«Più di 10 anni fa – ha proseguito – questa ex sede degli Artiglieri da montagna doveva diventare sede della guardia di finanza. L’Amministrazione civica, invece, ha ritenuto che avesse le potenzialità per essere un contenitore di diverse energie. Così, siamo andati in giro per l’Italia e per l’Europa per cercare “buone pratiche” da trasferire qui a Saluzzo. Ne è nato un lungo cantiere che ora è quasi completamente ultimato. “Il Quartiere” oggi è la piattaforma a disposizione per tutte le Terre del Monviso».
L’assessore saluzzese alla Cultura: «Qui in questo contenitore è stato portato avanti un lavoro di comunità che non è mai banale. Da tempo operiamo per costruire ponti e per non chiuderci su noi stessi. Qui si concretizza la nostra visione di futuro in cui la cultura è il motore dello sviluppo».
Ha portato il suo contributo anche Paolo Verri, direttore pro bono della candidatura, con proposte sul futuro culturale locale e non solo: «Credo sarebbe importante organizzare qui un incontro con le città e le comunità che hanno partecipato al percorso per Capitale italiana 2024 per capire insieme in che direzione sta andando la cultura italiana e come Saluzzo, e quanto è stato fatto qui, possano essere un esempio positivo per gli altri».
Il dossier delle Terre del Monviso aveva come slogan «Una montagna di futuro» perché i protagonisti degli eventi culturali avrebbero dovuto essere i giovani. Proprio alle nuove generazioni si è rivolto Verri: «”Il Quartiere” è il luogo ideale per riunire gli under 30 di tutto l’arco alpino e degli Appennini per confrontarsi sui nuovi elementi culturali che le Terre alte italiane ed europee vorranno esprimere nel prossimo futuro».
Nel dibattito sono intervenuti gli esponenti del Comitato scientifico della candidatura Ludovica Gullino, Michele Fino e Fredo Valla.
La mattinata ha avuto lo sguardo rivolto ai prossimi anni ed è stato presentato il nuovo progetto «Monviso future lab». Ha come capofila il Comune di Saluzzo e coinvolge Consorzio Monviso Solidale, Fondazione Amleto Bertoni, Ratatoj, ForwardTo (rappresentata da Stefano Colmo), Ordine Psicologi Piemonte, i Comuni di Manta, Verzuolo, Isasca, Melle, Piasco, Frassino, Venasca e Costigliole, Rifreddo, Envie, Ostana, Paesana e Sanfront. Impatta su un’area territoriale vasta per una popolazione totale di 41.836 abitanti.
«L’obiettivo generale – ha spiegato Paolo Caraccio, referente dell’iniziativa per il Consorzio Monviso Solidale – è il perfezionamento di una strategia di sistema di promozione e sviluppo delle politiche giovanili, integrata ai servizi di cura e prevenzione dell’Asl Cn1 nell’area metro montana saluzzese del Monviso. Più in dettaglio, il progetto integra la strategia di sviluppo e governance territoriale generata nell’ambito del percorso di candidatura di Saluzzo a Capitale Italiana della Cultura 2024; attua quanto sottoscritto nel Documento programmatico di indirizzo sulle politiche giovanili e riconosce l’educazione informale necessaria ad incidere sui determinanti sociali della salute pubblica; assume una particolare rilevanza nell’attraversamento della fase pandemica garantendo una funzione di ascolto fondamentale per curare i legami sociali e stimolare visioni di futuro. Inoltre, prosegue il percorso sperimentale intrapreso con il progetto “Animare Comunità” e sviluppa un affondo riflessivo comunitario sul tema del benessere per alimentare processi di community learning con i giovani e il mondo adulto».
Fra i risultati attesi, l’avvio del Tavolo intercomunale delle politiche giovanili del Saluzzese e l’elaborazione partecipata del Manifesto dei giovani del Saluzzese.
Gli eventi di inaugurazione de «Il Quartiere» proseguono martedì 24 maggio alle 16 con l’approfondimento su «Cultura, Storia, Identità – Il Quartiere da caserma militare a polo socioculturale», il 27 maggio alle 9,30 con «Cultura, Spazi, Comunità», cioè un seminario-workshop su «Senso e prospettive dei nuovi spazi di comunità» e si concludono sabato 11 luglio dalle 17 con «Il Quartiere in festa».
c.s.