Dal 28 maggio al 18 settembre le sale di Palazzo Salmatoris, a Cherasco (CN), ospiteranno “DAL SEGNO AL RACCONTO”, retrospettiva sul pittore alessandrino PIETRO MORANDO, a cura di Rino Tacchella e Cinzia Tesio, con la direzione di Riccardo Gattolin.
Il progetto della rassegna è nato lo scorso anno, in occasione del 40° anniversario della scomparsa di Morando; rimandato a causa della pandemia, finalmente arriva nel Secentesco palazzo delle mostre di Cherasco con un nutrito numero di quadri e un vivace percorso artistico da ammirare.
Si potranno apprezzare circa novanta opere, le quali narrano tutti i momenti del variegato itinerario pittorico dell’artista. Un viaggio che parte dagli anni della sua formazione per concludersi nel dopoguerra, quando Morando individua una sigla espressiva personale e riconoscibile.
La rassegna avrà come punto di partenza gli esordi divisionisti, sulla scia dei maestri Morbelli e Pelizza, anch’essi alessandrini, a cui lo legavano l’interesse per gli umili e i diseredati. Dopo alcuni disegni futuristi realizzati nel periodo in cui era ospite di Morbelli a Milano, si proseguirà con le drammatiche immagini dei disegni ispirati alla Prima Guerra Mondiale, alla quale ha partecipato come volontario nel corpo degli “Arditi”.
Seguiranno le opere del primo dopoguerra, quando Morando aderì al clima del “ritorno all’ordine” entrando in dialettica con le opere di Felice Casorati e dell’amico Carrà, che resterà un suo costante punto di riferimento, e con le sculture di Arturo Martini, massimi protagonisti di quella stagione. Influenzato dal “primitivismo neogiottesco” di Carrà, nella seconda metà degli anni ’20 elaborerà la famosa figura del Viandante.
Sarà documentata anche la fase del “primitivismo agreste”, fortemente radicata nella sua terra d’origine, con le famiglie contadine ritratte nella quiete idilliaca delle pause dal lavoro e i mercati monferrini del bestiame, o con i possenti contadini al lavoro, dipinti con toni di accorata partecipazione.
Infine saranno esposti numerosi esempi della sua pittura del secondo dopoguerra, realizzati dopo la virata espressionistica e cubista che lo ha portato a deformare e a ingigantire le forme squadrate e spigolose come fossero intagliate nel legno. Periodo in cui, insieme alla riproposta di temi già trattati in precedenza, l’artista ha realizzato alcune opere significative dedicate ai luoghi più emblematici della natia Alessandria: alle sue piazze, alle sue strade e ai suoi palazzi, prive di presenze umane e immerse in un’immobile e silenziosa atmosfera metafisica.
Commenta il vicesindaco Claudio Bogetti: «Inaugurare un mostra è sempre un’emozione nuova, un’opportunità di offrire ai cheraschesi e ai turisti un arricchimento culturale che ben si sposa con la nostra città. Palazzo Salmatoris da anni ospita esposizioni di grande prestigio e anche questa sono sicuro saprà catturare il favore del pubblico. Cherasco offre ogni anno un calendario di eventi e di proposte importanti e le mostre rientrano a pieno titolo tra queste. Riteniamo che la cultura, nelle sue tante sfaccettature, debba essere un tassello che una città turistica non debba mai tralasciare. Ogni anno abbiamo tantissime richieste di artisti che vogliono esporre nelle nostre due sedi, palazzo Salmatoris e la chiesa di San Gregorio, e la scelta che viene fatta premia sempre la qualità».
La rassegna sarà accompagnata da un catalogo, a cura di Rino Tacchella e Cinzia Tesio, corredato da un saggio critico che ripercorrerà tutta la carriera di Morando, e da una ricca sequenza di immagini delle opere esposte.
LUOGO
Sale dello storico Palazzo Salmatoris di Cherasco
Via Vittorio Emanuele, 31 – 12062 Cherasco (CN)
PERIODO
Dal 28 maggio 2022 al 18 settembre 2022
ORARI
Mercoledì, giovedì e venerdì: 15.00 – 19.00
Sabato e domenica: 9.30 – 12.30 / 15.00 – 19.00
INFO
TEL. 0172 427050
MAIL [email protected]
CATALOGO IN MOSTRA
INGRESSO LIBERO