La primavera è sinonimo di ripresa, è il momento nel quale sbocciano colori e profumi, è l’attimo in cui la natura, che ha saputo superare le fredde giornate invernali, si mostra in tutta la sua pienezza. Una similitudine che bene si addice al percorso fatto in questi mesi da Inalpi che si presenta all’appuntamento con la stagione della rinascita con numerosi e importanti progetti e traguardi raggiunti.
Una primavera che è frutto di un lavoro quotidiano portato avanti dall’azienda lattiero casearia cuneese giorno dopo giorno ma con sguardo coraggioso e lungimirante ad un domani che, seppur in questi mesi non sempre così facile da immaginare, in un momento nel quale il futuro sembra essere costellato da numerosi dubbi, è ricco di numerose e importanti novità.
Inalpi si è infatti presentata all’appuntamento di questi mesi con importanti novità di prodotto, rilevanti progetti e nuove iniziative. Ha infatti visto la nascita, proprio nel mese di aprile, il progetto “Dal latte e dalla frutta di filiera nasce lo yogurt Latterie Inalpi” il nuovo progetto con il quale sarà avviata la produzione di Yogurt Bio con l’esclusivo utilizzo di frutta selezionata e proveniente da aziende del territorio. Un nuovo percorso per il quale Inalpi metterà a disposizione l’esperienza maturata nei 12 anni di filiera corta e controllata del latte – percorso compiuto con la collaborazione di Coldiretti, partner anche questa volta – e che oggi fa dell’azienda di Moretta il principale player del mercato lattiero caseario piemontese. «Questo progetto», spiega Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi Spa, «sorge sulla base della nostra recente storia. Abbiamo creato insieme a Coldiretti e a Compral Latte, e grazie all’impulso di Ferrero, un sistema virtuoso, che mette in primo piano la qualità del latte, che abbatte la contrattazione e soprattutto valorizza la materia prima e crea valore per il territorio nel quale operiamo. Due anni fa siamo entrati nel mercato dello yogurt rilanciando, con la nostra filosofia, un’azienda e da quel momento abbiamo pensato di poter costruire un nuovo percorso, nel quale vi sia alta qualità e trasparenza, facendo crescere una nuova realtà nell’ambito del comparto frutta. Vogliamo creare un nuovo cammino, che contribuisca a rendere sempre più forte e sostenibile questo territorio e sappiamo che la frase che meglio rappresenta il nostro modo di agire è quella che ci ricorda che per andare veloci si può andare da soli, ma per andare lontano bisogna andarci insieme».
E in tema di novità e innovazione di prodotto, Latterie Inalpi ha presentato al mercato tre nuove famiglie di referenze: si inizia con gli Yogurt Bio Latterie Inalpi prodotti nello stabilimento di Varese Ligure, referenza di alta gamma ottenuto per tradizionale concentrazione evaporativa senza l’utilizzo di proteine aggiunte ed addensanti, realizzato con latte Bio di filiera corta e controllata Inalpi, che si presenta anche con un pack ricercato e sostenibile che ne fa l’unica referenza disponibile in vasetto 100% riciclabile in carta. Per passare poi alle nuovissime Fettine Gourmet, un prodotto innovativo che nasce per creare un nuovo approccio ad una categoria di formaggi genericamente collocati in una fascia di media o alta gamma di prezzo. Una nuova idea che dà risposta all’abitudine di consumare in casa piatti elaborati o sfiziosi panini valorizzando i formaggi Dop italiani ed i localismi più apprezzati. E si conclude con la nuovissima gamma Sweet Milk, una referenza che si presenta con un approccio innovativo per ricetta e prodotto e che vuole diventare l’offerta differente per il libero servizio del comparto. Sweet Milk è latte spalmabile disponibile in purezza, al Dulche du Leche, Cocco o Fragola. Novità di prodotto sinonimo di innovazione che sono state presentate nei due appuntamenti fieristici di settore di maggior spicco: il Marca di Bologna – il Salone internazionale dei prodotti a Marca del Distributore, giunto alla sua 18° edizione – nel mese di aprile e al Cibus di Parma – la Fiera Internazionale dell’Alimentazione – presso il polo fieristico di Parma a inizio maggio.
E a completare questo già pienissimo periodo, alla fine del mese di aprile, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale dei nuovi laboratori InLab Solutions, il centro Ricerche & Sviluppo Inalpi. «Nel 2019 abbiamo dato vita a InLab Solutions che oggi è una realtà che racchiude al suo interno 3 anime», racconta Ambrogio Invernizzi, «quella analitica per le analisi e il controllo qualità, quella di ricerca e sviluppo per la realizzazione di progetti di innovazione di prodotto, che sviluppano nuovi trend e rispondono alle nuove richieste del mercato attraverso la realizzazione di progetti pilota con macchinari di ultima generazione e in ultimo InLab racchiude l’anima della filiera corta e controllata del latte, per la quale svolge attività sul protocollo di filiera, analisi qualità e formazione per tutti i nostri conferitori. Quello che abbiamo inaugurato è un ulteriore passo avanti nella crescita di InLab che, con queste nuove strutture, copre una superficie di oltre 2.000 mq impiegando 28 persone ed ha un obiettivo di fatturato 2022 di circa 2 milioni di euro. Una realtà che punta a diventare centro di eccellenza per la qualità e la sicurezza alimentare e polo di innovazione e ricerca per il territorio nazionale».
Un progetto che è cresciuto in questi tre anni e che segna con questa inaugurazione un primo importante passaggio.
«Quando abbiamo avviato il progetto nel 2019», dichiara Jean Pierre Studer, amministratore delegato InLab Solutions, «avevamo 4 dipendenti, oggi abbiamo 28 neolaureati, tutti provenienti da questo territorio, che stiamo formando. Abbiamo una media di età molto al disotto dei 30 anni con una percentuale intorno al 80% di donne. Oggi InLab lavora in alta percentuale per Inalpi, ma stanno nascendo nuove collaborazioni e nuove strade che intendiamo percorrere per diventare un centro di riferimento importante, nell’ambito del controllo qualità e dell’innovazione di prodotto e ricerca, per tutto il mondo della piccola e media industria. InLab Solutions svilupperà infatti proposte che coprano ad ampio spettro le necessità delle Pmi, fornendo un servizio che passi attraverso la prototipazione ed il test di prodotto per arrivare ad un percorso che comprenda l’intero percorso fino alla preindustrializzazione».