L’invito – dell’Associazione Bersaglieri – di far parte del corteo ufficiale dell’Adunata dei Bersaglieri – partito lunedì 16 maggio e in programma fino al 22 maggio, a Cuneo – è stato accolto con entusiasmo dagli Uomini di Mondo. L’associazione – nata nel 1998 prendendo spunto da una frase pronunciata dall’attore napoletano Antonio de Curtis, in arte Totò, in numerosi suoi film: “Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo” – riunisce tutte le persone che anche per un solo giorno hanno prestato servizio militare o civile nella provincia Granda.
Sono – al momento – più di 15mila i tesserati, a cominciare dalla figlia di Totò, Liliana de Curtis, fino al presidente Mattarella, capo delle Forze Armate. Il sodalizio, presieduto da Danilo Paparelli assieme a Domenico Giraudo, Antonio Santullo, Ezio Cavallo, Alessandro Gardelli, Francesca Quaranta e Viviana Bessone, a cui si aggiungono Flavio Russo, Roberto Marengo e Paolo Leone, sarà presente alla sfilata di domenica 22 maggio, al fianco dei tesserati e alla Fanfara, marciando sulle note dell’inno degli Uomini di Mondo. «A chiudere il gruppo la mascotte raffigurante il personaggio che rappresenta l’associazione che, quando viene presentata al pubblico, diventa una vera attrazione, soprattutto per i più piccoli, tanto da venire letteralmente sommersa da fotografie e selfie», commenta Danilo Paparelli.
«Si potrebbe dire – prosegue il Presidente – che marciando alla testa di tutti i gruppi dei bersaglieri provenienti da ogni parte d’Italia includiamo idealmente tutti i partecipanti all’evento tra gli Uomini di Mondo visto che si trovano in missione nella nostra città». Durante la giornata del Raduno dei Bersaglieri, verranno distribuite presso il gazebo degli Uomini di Mondo, grazie al prezioso contributo del Comune di Cuneo, le tessere (previa iscrizione), le cartoline commemorative dell’adunata e una speciale brochure che illustra le attività dell’associazione.
In questi giorni, grandi manifesti con un Totò munito del “Vaira”, il bellissimo copricapo piumato dei bersaglieri, sono affissi nel capoluogo per accogliere con un caloroso benvenuto i numerosi partecipanti all’evento.
«Quella di Totò era una battuta – osserva Paparelli – Si sa per certo che non ha mai fatto il militare a Cuneo; però, la provincia Granda, terra di confine e ricca di caserme, ha forgiato in tanti anni un’infinità di reclute al servizio militare e gli iscritti che fanno parte di questo gruppo sono ormai superiori alle quindicimila unità. Per statuto, basta aver fatto anche un solo giorno di servizio militare o anche civile nella provincia di Cuneo per farne parte. Sono previsti pure i corpi di Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, crocerossine e altri ancora. Anche le donne ne fanno ovviamente parte».
Personaggi noti e meno noti compongono quella che è a tutti gli effetti una grande famiglia. «Ci sono – rimarca Paparelli – Presidenti della Repubblica e del Parlamento Europeo, campioni sportivi e d’industria, cantanti e direttori d’orchestra, presentatori televisivi, ma anche attori internazionali che hanno calcato il “tappeto rosso” di Hollywood». Nelle tradizionali adunate a tema, si ricordano le personalità che di diritto avrebbero potuto fregiarsi del titolo di “Uomo di Mondo” perché in regolare possesso dei requisiti, come Giuseppe Garibaldi, che a Cuneo fondò i “Cacciatori delle Alpi”, o Napoleone Bonaparte, che nella provincia Granda firmò l’Armistizio di Cherasco. Ma anche il condottiero cartaginese Annibale Barca che attraversò le Alpi della provincia di Cuneo in groppa all’elefante Surus si può annoverare tra gli iscritti all’albo. «Tutto questo ha fatto sì che degli Uomini di Mondo si parlasse attraverso i media, con centinaia di articoli su giornali e riviste come pure in numerosi servizi televisivi nazionali – conclude Paparelli – Non c’è però solo la parte ludica e scherzosa. Nei raduni della nostra associazione si ricordano infatti anche i militari che hanno dato la vita per la patria e per la democrazia. Si sono ospitati alcuni reduci della campagna di Russia e, nelle ultime adunate, è stato posizionato nel Giardino dell’Alpino, di fianco al grandioso monumento alla Resistenza di Umberto Mastroianni che celebra Cuneo come città martire, una lapide in ricordo dei militari che non sono più con noi».