“Nel libro “Caraglio nei secoli”, edito nel 1977, l’autore narra di una curiosa e antica tradizione locale, evidenziata negli atti riguardanti la visita pastorale dell’allora arcivescovo di Torino (14 ottobre 1664).
Ecco l’interessante nota: “la Confratria di S.Spirito possiede sei stanze ( presso l’oratorio) , in una delle quali , il Visitatore ( l’arcivescovo suddetto) ha modo di osservare undici pentole (Cacabos) per far cuocere i ceci , che vengono distribuiti nei tre giorni di Pentecoste sia ai ricchi che ai poveri”
Da molto tempo la Confratria di S.Spirito non è più presente a Caraglio e questa antica usanza è andata a perdere.
Tuttavia, nella speranza che qualche sodalizio locale riprenda la buona consuetudine, il progetto Cacabos -Cece saraceno – Rosso di Caraglio, prova a rievocare, grazie all’attiva collaborazione data da tre ghiotti esercizi commerciali di questo paese (lo spaccio dell’azienda agricola Lerda Diego, la gastronomia Garian e la macelleria Serra) che proporranno, nei tre giorni della prossima Pentecoste (3-4-5), la storica zuppa di ceci.
Una tradizione che può far solo bene al territorio.