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Recitazione, danza e canzoni d’amore incontenibile Serena

Autieri dalla tv al cinema, dal teatro agli spot pubblicitari: una bellezza senza limiti con un grande amore per il suo lavoro, oltre che per la sua famiglia

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Sa fare tutto, con quella naturalezza ostentata, tipicamente napoletana, che può essere scambiata per spocchia ma che, semplicemente, nel suo caso è bravura. Serena Autieri brilla in tv, non solo come attrice – così come eravamo abituati ad ammirarla – ma da qualche tempo anche come soubrette, showgirl, conduttrice o presentatrice. Scegliete voi il termine migliore, la sostanza è che si tratta di una donna autenticamente talentuosa.

Ce n’eravamo accorti già un po’ di anni fa grazie a uno spot della Ferrero. Era il 2006 e la bionda napoletana doveva abbinare un po’ della sua bellezza al fascino del Mon Cheri, la pralina di puro cioccolato fondente con un cuore ciliegia e un tocco di liquore, all’insegna di uno slogan: Splendido Fondente. Serena assaggiava il cioccolatino e cantava la canzone sulle note di “Splendido Splendente” ovvero il successo di un’altra bionda, la torinese Donatella Rettore. Immagini di grande impatto, fascino irresistibile.
Serena Autieri faceva tutto benissimo già allora, tanto da conquistare la platea degli ammiratori, non solo del cioccolato, con quella pubblicità.

Sono passati ben 16 anni e il suo volto appare solo più maturo, ma quasi per nulla segnato dal tempo. Per essere chiari: la bellezza è rimasta intatta. La versatilità anche.

L’abbiamo vista in tv con “Dedicato” programma Rai che le ha riservato un ruolo da mattatrice: un po’ intervistatrice, un po’ cantante. A caccia di rivelazioni speciali da parte dei suoi ospiti, ultimamente una sempre interessante Simona Marchini.
Nel frattempo va avanti anche la sua attività di attrice. Una performance significativa è stata quella già apparsa sulla piattaforma digitale di Amazon Prime che l’ha vista coinvolta in “Tre sorelle”, film in stile “Sex and the City” diretto da Enrico Vanzina. All’insegna dell’estate e leggerezza, con una formula di facile impatto e per protagoniste quattro donne: oltre a Serena Autieri, nella parte di Martina, ci sono anche Sabrina (interpretata da Giulia Bevilacqua) e Caterina (Chiara Francini), insieme alla massaggiatrice del Venezuela Lorena (una sorprendente Rocío Muñoz Morales). Si tratta di un racconto, tra citazioni letterarie e cinematografiche, sull’amore, il tradimento, il desiderio e su un quartetto di donne completamente diverse l’una dall’altra, ma tutte unite da uno scopo: trovare un pizzico di felicità. Serena, nella vita, sembra decisamente averla trovata visto che in ogni dichiarazione sottolinea la piena soddisfazione del rapporto con il marito, sotto ogni profilo, compreso quello di mamma (ha una figlia, Giulia) Che cosa manca? Il teatro? C’è anche quello. Serena è tornata a vestire i panni di Rosetta in “Rugantino”, la celebre commedia musicale di Garinei e Giovannini che compie 60 anni e va in scena con un cast rinnovato.

Insomma, è Serena di nome e di fatto, come lei stessa ama ripetere. Si è innamorata della musica da bambina, ha iniziato a cantare a 14 anni nei locali della sua città. Poi ha partecipato al concorso nazionale “Miss Teen Ager” nel 1991 vincendo ovviamente nella categoria “cantante”. Nel 1995 il suo esordio come speaker di un’emittente radiofonica. Nel 1997 ha pubblicato il suo primo album, più due cd singoli, dal nome “Serena” e intitolato “Anima Soul”. Nel 1998 ha cantato la sigla del concerto a Bologna in onore del Papa. Sempre nel ‘98 le è stato affidato un ruolo da protagonista nella soap-opera “Un posto al Sole” interpretando la cantante Sara De Vito. Legata a Paolo Limiti che l’ha lanciata in tv e al compianto Alberto Castagna che nel 2001 l’aveva voluta nel suo Stranamore. In teatro ha conosciuto un enorme successo al Sistina con lo spettacolo “Bulli e pupe” assieme a Giulio Borghetti. Una serie lunghissima di successi, praticamente senza soste, sempre all’insegna del sorriso, dei suoi occhi azzurri e di una creatività esplosiva, irrefrenabile.