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Alpifidi: gli oltre 8000 soci approvano il bilancio 2021

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Lunedì 30 maggio si è tenuta l’Assemblea Generale Ordinaria dei soci di Alpifidi S.c.; gli oltre 8.000 soci di Alpifidi sono stati chiamati ad esaminare e approvare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2021.

L’Assemblea Generale è stata preceduta, dall’Assemblea Separata dell’Area Territoriale Piemonte Sud e Liguria tenutasi a Cuneo lunedì 23 maggio e dall’Assemblea Separata dell’area territoriale Valle d’Aosta e Piemonte nord tenutasi ad Aosta martedì 24 maggio 2021.

Nel corso dell’assemblea separata dell’ Area Territoriale Piemonte Sud e Liguria il Vice Presidente Vicario Roberto Ganzinelli ha sottolineato come la scelta effettuata da Confartigianato Fidi Cuneo di fondersi con Valfidi per confluire in Alpifidi, pur con tutte le difficoltà del caso, sia stato il frutto di una condivisione di intenti e di visioni comuni che si è rivelata una scelta vincente che ha consentito a Confartigianato Fidi Cuneo di fare un salto di qualità collocandosi nell’ alveo dei Confidi Maggiori. Il Presidente Stefano Fracasso, presentando la relazione del Consiglio di Amministrazione ha evidenziato come il bilancio, sottoposto all’approvazione dei soci, sia il primo bilancio di Alpifidi S.c. successivo alla fusione tra Valfidi e Confartigianato Fidi Cuneo ed ha illustrato l’attività svolta dal confidi nel 2021 per l’integrazione delle strutture.

La fusione tra i due confidi, ha proseguito Fracasso, ha permesso di raggiungere un volume di Attività finanziarie adeguato a mantenere e confermare l’iscrizione nell’Albo Unico degli Intermediari Finanziari e quindi continuare a sostenere le imprese con l’erogazione di garanzie a supporto di finanziamenti bancari, ma anche ad erogare nuovi prodotti e servizi riservati ai Confidi iscritti all’Albo quali le fidejussioni dirette, l’erogazione di credito diretto di piccolo importo, la consulenza finanziaria e la redazione di business plan. Con la fusione Alpifidi si è rafforzata patrimonialmente ed ha integrato la propria struttura operativa che oggi è dislocata su due sedi, la sede principale di Aosta e la sede operativa di Cuneo.

Sempre nella relazione al bilancio il Presidente evidenzia le difficoltà avute dalle imprese negli ultimi 2 anni a seguito della pandemia di Covid-19 e le conseguenti difficoltà nelle quali si è trovato ad operare Alpifidi con una contrazione dei flussi operativi.

L’Assemblea è stata quindi chiamata ad approvare il bilancio che registra uno stock complessivo di garanzie pari ad euro 123.887.000, in crescita di 25.774.000 Euro rispetto all’anno precedente, crescita attribuibile all’apporto di Confartigianato Fidi Cuneo con la fusione; allo stock complessivo di garanzie corrispondono 254 milioni di euro di finanziamenti e affidamenti attivi garantiti; nel corso del 2021 Alpifidi ha erogato 24 milioni di Euro di nuove garanzie corrispondenti circa 36 milioni di Euro di nuove linee di credito concesse dalle banche convenzionate. Le garanzie in bonis rappresentano il 90,6%% del totale, le garanzie deteriorate il 9,4% %, di cui il 7,27% sono garanzie relative a pratiche a sofferenza presso le banche; queste ultime presentano coperture del 74,3% mentre il coverage complessivo delle posizioni deteriorate si attesta al 64,8%

Il patrimonio netto della società ammonta ad oltre 19,3 milioni di Euro e l’indice CET 1 si attesta al 24,15%. Le disponibilità finanziarie proprie del confidi ammontano ad oltre 25 milioni in buona parte investite in strumenti finanziari a basso rischio, le disponibilità di terzi ammontano a 11,9 milioni di euro

Il margine di intermediazione ammonta ad Euro 2.043.846, i costi operativi totali ad Euro 1.872.045; L’esercizio 2021 si chiude con un utile di Euro 161.797.

Nel commentare i numeri sopra riportati il Direttore Generale Roberto Ploner evidenzia il buono stato di liquidità del confidi, e corrispondentemente, il patrimonio del confidi che determina un indice di solidità patrimoniale di tutto rispetto che si attesta al 24,15%. Positivo è anche il dato di stock delle garanzie classificate deteriorate (inferiori al 10%) che presentano una copertura media del 65%. Questi dati dimostrano come Alpifidi da un lato non abbia fatto mancare il suo sostegno alle imprese, soprattutto alle micro imprese e dall’altro lato, attingendo anche alle risorse pubbliche disponibili quali il Fondi di Garanzie per le PMI ed i vari Fondi di Terzi, abbia mantenuto un livello di rischio contenuto e comunque adeguatamente presidiato dalle svalutazioni effettuate.