Davide Risso è nato ad Alba nel 1989. Risiede a Torino, ma adora “girare” il mondo. Si è formato a Pisa, Bologna, Washington e Seattle. Una Laurea in Scienze Naturali e Biologiche, Dottorato in Genetica del Gusto, attualmente lavora in una multinazionale del settore alimentare (Senior Research Scientist – Global Nutrition at Tate & Lyle) ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Per quattro anni ha lavorato in Ferrero (Research Manager, R&D Nutrition; Product Nutrition Scientist).
È stato premiato al concorso di scrittura “I brevissimi” del premio letterario Energheia e Parole dal Futuro del festival di letteratura e musica Collisioni. Suoi racconti, sia in Italia che negli Stati Uniti, sono apparsi sulle riviste Carie, Risme, RumbleFish Press, Flash Fiction Magazine e in varie antologie. “Viola di sera” è il suo primo romanzo.
Il libro (come si evince da bookabook.it/libro/viola-di-sera/) parla di Riccardo, un bimbo di sei anni che vive chiuso in una stanza di un palazzo di periferia per quella che la madre Caterina chiama una “allergia all’aria”. A portar respiro nella sua claustrofobica esistenza vi è però un piccolo oblò, unica interfaccia con il mondo esterno che gli permette di dedicarsi alle sue attività preferite: la pittura e lo spionaggio del vicinato. Al di là di quella stanza, separata da una porta chiusa a chiave, Caterina vive una difficile convivenza con Patrizio, disoccupato con un passato da delinquente. Una sera in cui un tramonto colora di viola il cielo, un uomo appare improvvisamente al di là dell’oblò, comunicando con Riccardo tramite gessetti e lavagna. Il suo ritratto verrà intitolato Viola di sera. Il nuovo venuto esaspera i sentimenti del bambino: da un lato il forte desiderio di libertà, contro la paura della sua presunta allergia. Il passato dell’uomo misterioso viene così a galla, rivelando un segreto che Caterina sperava di aver sepolto per sempre.