Fabrizio Viassi guiderà ancora il Fossano: “Ho avuto offerte, ma questa è un’isola felice”

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Ripartirà per l’ottava stagione consecutiva da Fabrizio Viassi il Fossano, che ha scelto di partire nella pianificazione della sua quinta annata di fila in Serie D proprio annunciando la conferma del tecnico, artefice del doppio salto Promozione-Serie D.

Proprio Viassi, ai nostri microfoni, ci spiega come sia stato un percorso naturale: “Con il rapporto che si è instaurato con la dirigenza, la mia e la loro volontà di proseguire era pressoché identica. Non solo a livello sportivo, ma anche umano, si sono creati legami importanti, che vanno oltre il calcio. Lo ammetto, ho avuto altre richieste, che ho esplicitato alla società, ma le ho rifiutate proprio perché qui mi trovo bene. Fossano è un’isola felice, sia a livello organizzativo che per quanto riguarda il rispetto degli impegni. Anche nei momenti difficili non c’è mai stata pressione. Da altre parti, non sempre è così”.

Il tecnico ritorna poi sulla stagione appena conclusa: “44 punti sono importanti, così come la salvezza ottenuta tramite i playout. Questo conferma che siamo una società che sa soffrire, ma anche che siamo una squadra con tanti giovani di qualità. Abbiamo fatto male per tre quarti del campionato, complici anche alcune scelte sbagliate da parte nostra. Siamo però stati bravi ad applicare i correttivi necessari, senza spese folli ma sufficienti per ottenere la salvezza”.

Chiaro anche l’obiettivo per il prossimo anno: “Sarà nuovamente quello di non soffrire, ma penso che sia normale che, quando fai una squadra giovane, ci sia sempre tanto da fare”.

E qui Viassi, con la consueta onestà che lo contraddistingue davanti ai microfoni, entra subito nel “vivo” del mercato: “Negli ultimi anni, il centravanti del Fossano è sempre stato sotto i riflettori durante le finestre di trasferimenti e credo che quest’anno sarà di nuovo così. Spero che Menabò (su cui è forte l’interessamento del Bra, ndr) possa fare la scelta giusta, soprattutto per lui. Per quanto riguarda la rosa, sicuramente ci sarà qualche inserimento “importante” che ci consentirà di affiancare i giovani nel modo migliore. Ragazzi che comunque, al massimo, avranno 24-25 anni, non di più”.