Il tempo è scaduto, non si può più restare impassibili, fermi, di fronte alle richieste che giungono dal nostro pianeta. Per dirla in inglese, “Time is up”. Così recita l’invito per la prima presentazione della 92esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (8 ottobre-4 dicembre 2022), in programma martedì 14 giugno, alle 11,30, presso una location decisamente prestigiosa: la sede di Microsoft Italia, la cosiddetta “Microsoft House”, in viale Pasubio 21, a Milano. Segno che il “tuber magnatum Pico” vuole proseguire la svolta green, ambientale e sostenibile avviata lo scorso anno. Ne abbiamo parlato con la presidente dell’Ente Fiera di Alba, Liliana Allena, la quale ha spiegato il perché del nuovo tema e riguardato – con orgoglio – ai tanti risultati positivi conseguiti con l’edizione 2021.
Presidente Allena, da “Connessi con la natura” al nuovo claim “Time is up”. La svolta sostenibile non può davvero più attendere?
«“Time is up”, “il tempo è scaduto”, è un payoff che vuole ulteriormente stimolare la riflessione su ciò che sta accadendo in natura e sulla necessità di agire in tempi brevi per affrontare il cambiamento climatico, di cui il tartufo bianco d’Alba è un perfetto indicatore. Perché non è il pianeta a rischio, ma le condizioni di vita del genere umano, le nostre abitudini, la quotidianità di ciascuno di noi».
In concreto, la Fiera del Tartufo cosa può fare?
«Con “Time is up” vogliamo invitare ad agire per cogliere le opportunità che, come sempre, derivano da ogni trasformazione. Agire rapidamente, agire consapevolmente, agire con etica e responsabilità sociale».
Quali scenari immaginarsi?
«La sostenibilità è la chiave che ci permetterà di entrare ulteriormente nel futuro di questa manifestazione, come di qualunque altro grande evento che voglia essere al passo con i tempi. Questa è appunto la svolta che abbiamo impresso alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, lo scorso anno, e questa è la strada che vogliamo continuare a percorrere».
A proposito: cosa resta dell’edizione 2021?
«La Fiera, guardando alla sostenibilità con il tema “Connessi con la natura”, ha dimostrato ancora una volta di riuscire a essere contemporanea, affrontando argomenti di stretta attualità. Questa nuova svolta culturale ci ha portato a una grande attenzione mediatica e, in parallelo, allo sviluppo di nuovi contatti e relazioni che ci hanno confermato la bontà di questa scelta strategica».
Un bilancio positivo, dunque.
«La 91esima edizione ha superato ogni aspettativa con numeri addirittura superiori al 2019 relativamente ai turisti presenti – italiani, europei ma non solo -, con un’importante ricaduta economica sul territorio. Questo successo va sicuramente condiviso con tutta la squadra: il mio ringraziamento, per la riuscita collaborazione, va in primo luogo a tutto lo staff dell’Ente Fiera e ai soci dell’Ente, Giostra delle Cento Torri e Associazione Commercianti Albesi, oltre che alla Città di Alba e alla Regione Piemonte. Un doveroso grazie vorrei rivolgere per il supporto anche a tutti i partner pubblici e agli sponsor privati che continuano a credere in noi».
La ricetta segreta?
«Dire “tuber magnatum Pico” sarebbe troppo facile. E riduttivo. In un anno ancora condizionato dall’emergenza sanitaria, attorno al tartufo bianco – autentico re delle tavole di tutto il mondo -, siamo riusciti a proporre un grande evento lungo nove settimane che ha fatto registrare 90mila ingressi al Mercato Mondiale e ad AlbaQualità. Il tutto nella massima sicurezza per visitatori ed espositori».
La strada è quindi tracciata…
«Hanno giocato un ruolo chiave i Foodies Moments organizzati per Alba Truffle Show, che hanno fatto segnare il tutto esaurito nei 40 appuntamenti proposti, ma anche i Creative Moments, l’edizione zero di “Sostenibilità Incrociate”, gli eventi al Truffle Hub di Roddi, l’Asta Mondiale al Castello di Grinzane Cavour, oltre alle tante iniziative collaterali promosse con i partner e gli appuntamenti del folklore organizzati grazie al grande lavoro della Giostra delle Cento Torri e dei Borghi albesi. Una formula rodata, insomma, che vuole continuare a innovare e innovarsi».