Grande successo a Cuneo per Connessioni, il Festival della Comunicazione

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Si è conclusa domenica la seconda edizione di Connessioni, Festival della Comunicazione. Più di 1500 persone sono intervenute durante gli incontri, si sono messe in coda per i firmacopie, hanno applaudito a teatro…hanno partecipato a Connessioni. In questi quattro giorni si sono susseguiti numerosi eventi, workshop, spettacoli e incontri di approfondimento in diversi luoghi della città di Cuneo, tutti accomunati dalla voglia di valorizzare tutti gli aspetti della comunicazione e della valorizzazione del territorio cuneese e non solo.

Arianna Porcelli Safonov, il 2 giugno, ha inaugurato Connessioni con Rìding Tristocomico, un monologo pungente e brillante con cui la comica ha messo a nudo le stranezze della società contemporanea, facendo riflettere con un sorriso tutto il pubblico del Teatro Toselli. Non tutti facciamo crossfit, non tutti facciamo yoga all’alba per aprire i chackra e va bene così, in due ore ci siamo riappropriati in modo ironico e liberatorio della possibilità di dire “A me, in fondo, questa cosa, non interessa”.

Il secondo importante ospite che ha calcato il palco del Teatro Toselli è stato Neri Marcorè, il 3 giugno. “DI MARE E DI VENTO. Viaggio nella musica di Gianmaria Testa” è lo spettacolo con cui il poliedrico attore, qui in veste di cantante, ha ammaliato il pubblico cuneese. È stata una serata intensa, attraverso letture e brani musicali, abbiamo fatto i conti con la nostra coscienza e con il passato recente delle grandi ondate migratorie che hanno coinvolto lo stivale. Neri Marcorè ha creato, per la durata dello spettacolo, uno spazio sospeso dal tempo, delicato e intimo in cui ha cantato la nostra realtà, anche i suoi aspetti meno nobili.

Anche Paolo Crepet, sabato 4 giugno al Cinema Monviso, ha parlato di giovani. Secondo il celebre psichiatra bisogna intervenire sul modello educativo imperante prima che sia troppo tardi, sia nella dimensione famigliare che nel sistema scolastico.

“Noi abbiamo messo le nostre risorse nel progresso economico, senza pensare che non esiste progresso economico senza quello educativo” questa la prima area su cui intervenire secondo Crepet, che si è detto rammaricato per il livello delle scuole italiane, un tempo d’eccellenza e ora sempre più trascurate. Lo psichiatra rivendica, inoltre, la necessità degli adolescenti di essere liberi di sbagliare e di provocare. Crescendo è necessario avere un po’ di “fame” di esperienze, appagando tutti i bisogni materiali dei propri figli, i genitori rischiano di crescere dei figli insoddisfatti e infelici.

A chiudere il festival, a teatro, è stata Anna Maria Barbera, domenica 5 giugno, con lo spettacolo “Ma Voi…Come Stai?!” Barbera, per la prima volta a Cuneo, ci ha fatto ridere, ballare, cantare insieme a lei e riflettere, uno spettacolo a tutto tondo durante cui la comica ha potuto mostrarci tutti i suoi talenti. Se già prima della pandemia eravamo costantemente online, schiavi dei social, dopo questo prolungato isolamento, siamo ancora capaci di stare insieme? E i giovani che si affacciano adesso sul mondo, cosa vedono? Le risposte a questi interrogativi ce le ha date Sconsolata, con la brillante satira che ci ha fatto innamorare di lei a Zelig e che continua a non deludere le nostre aspettative.

Sono stati molto apprezzati anche gli incontri organizzati in collaborazione con Progetto H.A.R. Fabio Balocco ha presentato il libro “Un’Italia che scompare. Perché Ormea è un caso singolare” insieme a Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea. Il punto di partenza è stata la cittadina della val Tanaro, ma presto le riflessioni si sono fatte più ampie: in dialogo con il pubblico è iniziata un’interessante riflessione sul futuro della montagna e delle piccole realtà a partire dai limiti che incontra chi vive in questi luoghi: mancanza di collegamenti, infrastrutture e scuole.

Il tema della rivalutazione della montagna si è protratto anche durante l’incontro “Comunicare la montagna” con Roberto Mantovani, Roberto Colombero e Mauro Fantino. I tre esperti hanno concordato sulla necessità, per ripopolare le valli, di uscire dal racconto ordinario e stereotipato della montagna, che è più complessa e meno retorica di come viene rappresentata ora. Ezio Bertok e Claudia Ceretto hanno presentato la graphic novel “Il grande squilibrio” di cui sono co-autori.

I relatori con i loro interventi hanno sottolineato come ormai nessuno nega più il cambiamento climatico, ormai divenuta crisi climatica, ma questa presa di coscienza generale non ha avuto gli effetti sperati, bensì ha generato un senso generale di deresponsabilizzazione pericoloso.

Nadia Garnero ha presentato in chiusura la mostra “Dalle profondità della terra alla luce del sole” Laura Avalle e Paola Gula hanno presentato durante Connessioni le loro ultime uscite letterarie, rispettivamente “Il Cuore oltre l’ostacolo” un resoconto giornalistico sulle RSA durante il Covid e “Caffè Corretto” un romanzo avvincente. Durante l’incontro hanno raccontato all’interessato pubblico in sala i loro metodi di scrittura, Avalle più ordinata e metodica, Gula ha raccontato invece di trovare utile la disorganizzazione per fronteggiare l’imprevisto.

Domenica si è svolto inoltre il workshop fotografico a cura di Ober Bondi, molto apprezzato e partecipato, conclusosi con la presentazione dei libri di Bondi.

A Connessioni si è anche parlato di Cinema, Il Cuneo Film Festival ha avuto come super ospite il doppiatore Pietro Ubaldi, che ha avuto modo di raccontare il suo mestiere ai ragazzi delle scuole di Cuneo. Il doppiatore ha ricevuto dall’Assessore Domenico Giraudo il premio per il suo costante impegno nell’arte cinematografica. Ubaldi ha inoltre consegnato i premi ai vincitori del Cuneo Film Festival, edizione 2022: Bruno Ugio li e Riccardo Menicatti vincono con “Cadde la notte su di noi” per la sezione cortometraggi, mentre Francesco Pietrantoni vince la sezione documentari con “A botta du mastru”.

La colonna sonora di Connessioni è stata offerta da Paolo Zanarella, il pianista fuori posto che, sabato 4 e domenica 5, ha invaso il centro di Cuneo con le note del suo pianoforte a coda.