Interpellato sulla nostra regione Massimo è lapidario: «Chi ha inventato il detto “piemontese falso e cortese” assomiglia a colui che ha inventato “buonista”. Un neologismo creato per offendere che però parte da un dato di fatto verissimo: i piemontesi sono gentili. E della grazia di una città come Torino, della dolcezza delle colline delle Langhe e del Monferrato, l’Italia ha bisogno come del mare e del golfo di Napoli».