“In vetrina” perché scelta insieme ad altre 96 in in Piemonte, Lombardia e Liguria come candidata al prestigioso premio europeo ferroviario “Euroferr” per le sue valenze estetiche, storiche ed architettoniche, ma “abbandonata” da tempo e senza manutenzione.
E’ la stazione ferroviaria di Saluzzo, un edificio vincolato dalla Sovrintendenza risalente al 1856 (entrata in funzione il 1 gennaio 1857). Le linee cittadine sono sospese: quella per Savigliano dal 2012, poi riattivata nel 2019 e richiusa con il lockdown 2020; quella per Cuneo dal 2012.
Per lo stabile, che si affaccia su piazza Vittorio Veneto, il Comune di Saluzzo ha già adottato
un’ordinanza del sindaco nel 2018 con cui si chiedevano interventi urgenti di messa in sicurezza e “contestualmente di prendere in considerazione un intervento di restauro conservativo che interessi le coperture e la facciata, al fine di salvaguardarne la valenza storico-culturale”.
Ora il primo cittadino Mauro Calderoni torna a chiedere alle Ferrovie dello Stato di agire
sull’immobile: “Vorremmo informazioni sullo stato di conservazione dell’edificio, sui tempi di cantierizzazione del progetto di restauro, oltre agli approfondimenti sulla permanenza delle condizioni di sicurezza e stabilità delle parti prospettanti sulla piazza pubblica, con deposito di apposita indagine cognitiva. Nel contempo, si richiede un sollecito intervento di pulizia ed
asportazione di scorie e residui accumulati nel tempo sia sugli elementi architettonici di f acciata chesulle dirette pertinenze”.
c.s.