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Alba-Asti in treno Si riparte nel 2023

Rfi investirà 13 milioni di euro e sarà messa in sicurezza la galleria Ghersi. Nuove possibilità grazie ai convogli all’idrogeno

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Importante notizia per quanto riguarda il settore dei trasporti nell’area delle colline del vino patrimonio Unesco. La tratta ferroviaria Alba-Asti, infatti, riaprirà nel settembre del 2023.
Ad annunciarlo, mercoledì 15 giugno, in una conferenza organizzata presso la stazione della capitale delle Langhe, sono stati i rappresentanti di Trenitalia assieme al presidente della Regione Pie­mon­te, Alberto Cirio, con l’assessore regionale ai Tra­sporti, Marco Gabusi, e al sindaco di Alba, Carlo Bo, con l’assessore comunale alla Mobilità Urbana e ai Trasporti Pub­bli­ci, Massimo Reggio.
La linea, lunga 33,6 chilometri e sospesa nel 2012 per problemi all’infrastruttura e per mancanza delle coperture economiche necessarie ad assicurare il servizio, tornerà in attività tra poco più di un anno con un’offerta di sei coppie di treni al giorno nei feriali, per oltre 100mila chilometri/treno all’anno.
Saranno previste fermate ad Asti, Isola d’Asti, Costigliole, Castagnole, Neive e Alba, per un bacino d’utenza complessivo di 120mila persone.
Rfi investirà 13 milioni di euro, principalmente per la messa in sicurezza della galleria Ghersi.
Le novità albesi fanno parte del nuovo contratto di servizio ferroviario regionale che sarà sottoscritto tra Regione Pie­monte e Trenitalia nelle prossime settimane.
Il territorio – come ha sottolineato il primo cittadino di Alba Carlo Bo -, così come il Consiglio Comunale albese, si è sempre battuto per la riattivazione della linea, un servizio fondamentale per lavoratori e studenti pendolari, ma anche per i turisti delle colline Unesco.
Dopo tanti anni di inattività e le ipotesi di una chiusura definitiva della tratta o quelle per trasformarla in una pista ci­clabile, quello a cui si è giunti – hanno rimarcato da piazza Duomo – è un importante risultato. Il primo cittadino ha poi ringraziato Re­gio­ne, Rfi e Trenitalia per aver ac­colto le istanze dell’Albese e per aver scommesso sul mantenimento del servizio anche a livello locale, puntando al contempo, grazie alle novità legate al­l’idrogeno, su una svolta green del trasporto ferroviario.
A novembre, grazie alla Fon­dazione Fs – come spiegato dall’assessore comunale Reg­gio -, era stato tagliato il na­stro dei primi viaggi turistici sui treni storici, occasione in cui era già stata preannunciata la possibile riapertura della tratta grazie proprio alla nuo­va sperimentazione dei convogli all’idrogeno. L’elet­tri­fi­ca­zio­ne avrebbe comportato un investimento economico trop­­po oneroso, mentre la pro­spettiva di poter convertire i treni diesel in treni al­l’idrogeno ha aperto nuove pos­sibilità anche per la Alba-Asti.