Quello che verrà proposto ad Alba il 29 giugno non sarà il primo progetto artistico sul pianista e compositore torinese Ezio Bosso curato da Alessandra Morra, architetto e direttrice del festival InPoetica. Nel 2010, infatti, assieme a Valeria Minucciani, aveva pubblicato il libro “Eso. Lo spazio architettonico della composizione musicale di Ezio Bosso” (Lybra Immagine), presentato alla Biennale di Architettura di Venezia e, in seguito, alla Facoltà di Architettura di Torino con la Filarmonica del Teatro Regio. «Del maestro Bosso custodisco tanti ricordi – racconta a IDEA Alessandra Morra -. Uno in particolare riguarda ciò che scrisse per la prefazione del nostro libro, ossia: “L’amore per la divulgazione, l’uso sincero dell’emotività per accrescere la consapevolezza e la libertà ci permettono di perdere, per il tempo che gli dedicheremo, il senso di ciò che facciamo, entrando in un percorso da cui i nostri sensi in qualche modo usciranno con un nuovo spirito. Il lavoro di queste persone partirà dai nostri passi, portandoci oltre quegli spazi in un viaggio senza cronologia. Permettendoci di viaggiare nel tempo, saltando epoche per poi ritornarvi. Suggerendoci educatamente un punto di vista sulla vita dell’arte. Se poi il fare tutto questo è stato ispirato dal mio concerto per violino, posso solo dire di essere un uomo fortunato. E per questo non vi dirò nulla sul concerto. Quella è un’altra storia. Un pezzo della mia vita passata. La vostra in relazione a Esoconcerto in questo caso inizia da qui. Buon viaggio”».