Un pubblico numeroso e attento ha accolto, ieri pomeriggio, giovedì 23 giugno, presso la Cittadella della Banca di Caraglio, l’intervento del professor Antonio Maria Costa, vicesegretario generale ONU dal 2002 al 2010, che ha presentato il suo ultimo libro “La Guerra di Putin – Attacco alla democrazia in Europa”, edizioni Gribaudo.
L’evento, organizzato dall’istituto di credito cooperativo, dopo i saluti dei rappresentanti della Banca, è proseguito con l’intervento dell’autore del libro che, dialogando con il professor Aldo Alessandro Mola, ha svelato i contenuti del suo scritto. Un “istant book”, composto in soli trenta giorni, per approfondire una guerra definita senza paragoni per la deliberata violenza e l’uso di tecnologie di distruzione anche mai testate sui campi di battaglia. Una guerra inconcepibile perché condotta perlopiù con armi obsolete, in un secolo in cui economia e finanza sono le vere armi delle nazioni per raggiungere l’egemonia globale.
“Con questo incontro, inserito nel nostro ormai usuale ciclo di conferenze, il nostro Istituto ha voluto coinvolgere il territorio in una tematica molto attuale, offrendo ai presenti l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze e il proprio pensiero critico – dichiara Livio Tomatis, presidente della Banca di Caraglio -. È fondamentale, infatti, capire ciò che accade intorno a noi per vivere con coscienza la quotidianità e questo appuntamento ci ha dato modo di approfondire le dinamiche del conflitto in Ucraina e i suoi risvolti sulla politica e sull’economia globale. Ringrazio il professor Antonio Costa e il professor Aldo Mola che ci hanno permesso di comprendere al meglio una situazione che ha ricadute importanti anche sul nostro territorio”.
“Sono onorato dell’invito della Banca di Caraglio per poter discutere con la cittadinanza il dramma dell’invasione russa in Ucraina. È una responsabilità di tutti noi sostenere il coraggio del popolo ucraino – spiega il professor Antonio Maria Costa -. Nel dibattito ho delineato quelle che io ritengo essere le ipotesi delle ragioni dell’aggressione. La domanda vera è sul futuro: la divisione dell’Ucraina tra est e ovest sembra inevitabile. Incerto è il futuro della Russia nel contesto strategico internazionale. La Russia ha commesso un gravissimo errore ed è difficile anticiparne i risultati”.