Home Attualità L’Enoteca Regionale del Barbaresco festeggia i 36 anni nella rinnovata ex Chiesa...

L’Enoteca Regionale del Barbaresco festeggia i 36 anni nella rinnovata ex Chiesa di San Donato

0
345

Conto alla rovescia per l’Enoteca Regionale del Barbaresco. L’appuntamento è per martedì 5 luglio alle ore 18, con due grandi eventi: il 36° anniversario della sua fondazione e il ritorno nella sede totalmente rinnovata dell’ex Chiesa di San Donato, in Piazza del Municipio al civico 7, ubicata nel cuore di Barbaresco a pochi passi dalla Torre simbolo del paese.

Un anniversario importante per tutto il territorio, per il mondo del vino e del turismo che in questi anni ha permesso di inserire nel suo percorso, fra l’attività ordinaria, numerose iniziative e novità utili a farla crescere e conoscere come una tra le più rinomate vetrine italiane del mondo del vino. La sua particolare location, oggetto dell’importante restyling voluto dalle Amministrazioni Comunali di Barbaresco, Treiso, Neive ed Alba, allo staff e al Consiglio d’Amministrazione dell’Enoteca Regionale, offre percorsi tematici alla scoperta e alla comprensione del Barbaresco, uno dei più prestigiosi vini piemontesi al mondo.

Non mancheranno riferimenti al presente e al domani dell’Enoteca regionale che resta uno degli strumenti più preziosi di divulgazione della cultura del vino, non solo in campo enologico ma anche in tema culturale e sociale. L’Enoteca Regionale del Barbaresco si è spesa alla ricerca di prodotti di ottima qualità che potessero soddisfare le richieste di una clientela sempre più variegata ed esigente, ed è sulla base di questo indirizzo che è stato allestito il punto vendita più ampio ed accogliente.

Un nuovo tassello che si aggiunge al mosaico, un motivo di vanto che si perfeziona sempre di più con grande soddisfazione, rapportandosi con l’espressione di gradimento del pubblico. Oggi nell’Enoteca Regionale del Barbaresco è possibile trovare una vasta scelta di vino Barbaresco di alto livello, caratterizzazioni regionali, unicità di degustazioni, un mix che è diventato esplosivo e che in breve tempo ha consentito di essere apprezzato in tutto il Piemonte soprattutto per la presenza dell’Eccellenza Italiana. Una realtà che è stata capace di trasformarsi diventando tappa fissa per molti viaggiatori, turisti che trovano un intermezzo di riferimento.

L’accogliente location situata nel pieno centro della piazza municipale rappresenta l’evoluzione esponenziale in quanto l’attività può esprimere il meglio di sé nel rispetto di ogni norma e soprattutto dei propri clienti. “Per questo si parla di una grande festa – dice il Presidente dell’Enoteca del Barbaresco, Massimo Caniggia – meritata sul campo per la voglia di fare ma soprattutto di crescere e curare quei dettagli che oggi più di ieri fanno la differenza. Consideriamo questo anniversario la conclusione di un percorso di ricerca affascinante, ma sicuramente un punto di partenza da cui iniziare, un nuovo viaggio nella nuova sede, alla ricerca del prezioso vino Barbaresco, unico, speciale ed indimenticabile in tutte le sue sfumature insieme ad alcuni prodotti tipici per sorprendere sempre più piacevolmente”. “Non possiamo che ritenerci soddisfatti – continua il Sindaco di Barbaresco, Mario Zoppi – e di questo ringrazio la Regione Piemonte e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo e Cassa di Risparmio di Torino per il cospicuo sostegno senza il quale non avremmo potuto ottenere l’importante risultato. Oggi, se siamo una realtà così fiorente, occorre essere grati all’impegno e alla passione profusa in tutti questi anni dai presidenti, dirigenti, dalle personalità del mondo del vino e della politica della città e della Regione che si sono succeduti ma anche alle 144 aziende socie che hanno creduto in questa realtà”.

“L’Enoteca è nata 36 anni fa perseguendo una filosofia meramente rivolta all’aggregazione, – conclude il vice sindaco Alberto Bianco – con l’entrata nell’Unesco siamo stati catapultati in un panorama dove le esigenze sono differenti in quanto rivolte ad una platea nazionale ed internazionale. Siamo cresciuti tantissimo ed era importante rivolgerci ad una figura professionale come quella dell’architetto Ugo Costantino capace di interpretare e sposare un discorso di combinazione estetica e di valorizzazione del territorio e del vino con uno spazio divulgativo dedicato non solo alla pura vendita ma anche a presentazioni mirate, alla narrazione di ciascun vino, al terroir, alla confluenza e al dialogo di diversi fattori che contribuiscono a restituirci la panoramica completa di un prodotto alimentare e di un vino particolare, dei vitigni e le storie dei vignaioli che lo producono. L’Enoteca aveva necessariamente bisogno di un adeguamento dell’immobile ma anche di uno spazio strutturato e pensato come strumento efficace per accogliere un pubblico ormai sempre più preparato ed esigente”. L’Enoteca Regionale del Barbaresco è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Un po’ di storia della Confraternita e dell’Enoteca del Barbaresco nata il 5 luglio del 1986
Dell’antica parrocchiale di San Donato, si hanno notizie negli annali risalenti al 1219 del Rigestum Comunis Albe. L’edificazione aveva un cimitero annesso. Con l’apertura al culto della nuova parrocchiale di San Giovanni Battista, avvenuta nel 1730, venne rinominata chiesa della Confraternita dei Disciplinati. La chiesa ottocentesca che oggi osserviamo, ad unica navata è stata sconsacrata e ristrutturata divenendo sede della prestigiosa Enoteca Regionale del Barbaresco.

Trattasi di costruzione fine ed elegante decorata dal pittore Giuseppe Viglino (1833) che negli anni Settanta venne ceduta al Comune di Barbaresco che, dopo un appropriato restauro conservativo, decise di destinarla ad accogliere l’Enoteca Regionale del Barbaresco. L’edificio si colloca a ridosso della piazza Municipio, una delle aree strategicamente più importanti del comune di Barbaresco, soprattutto per il sito posto all’ingresso del centro storico del paese e per la presenza del Palazzo Comunale e dei numerosi locali ed esercizi commerciali.

L’Enoteca Regionale del Barbaresco nasce il 5 luglio del 1986 per iniziativa della Regione Piemonte e da allora è cresciuta grazie all’adesione di 144 aziende che hanno creduto nel progetto. Nel 1980 la legge regionale n 37determinò la costituzione del circuito delle Enoteche Regionali al fine di soddisfare la valorizzazione della cultura del vino e il recupero di strutture storiche divenute sedi delle diverse enoteche. Intorno agli anni ’70 e ’80 si dovette far fronte alla ricerca di uno spazio adeguato. Il castello di Neive e il feudo di Barbaresco non erano di proprietà comunale e fu così che il Comune di Barbaresco decise di acquistare dalla Curia il fabbricato dell’ex Confraternita di San Donato, ormai in disuso, permettendo nel 1986 l’apertura dell’Enoteca.

La promozione e la valorizzazione del Barbaresco e del territorio di cui è espressione avviene tramite l’organizzazione di manifestazioni come Espressione Barbaresco, Barbaresco a Tavola e Piacere Barbaresco ma anche attività di degustazione presso la sede. In Enoteca è possibile acquistare i Barbaresco di tutta la zona di produzione, grappe e gadget. L’Enoteca effettua spedizioni in tutto il mondo.  I lavori previsti per il restyling dell’ex Chiesa di San Donato sono stati seguiti dall’arch. Ugo Costantino.

Interventi attenti all’estetica, alle necessità e all’accoglienza di una clientela sempre più preparata ed esigente. I lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento barriere architettoniche previsti per riportare all’antico splendore l’ex Confraternita di San Donato, hanno portato ad una riqualificazione complessiva dell’edificio con il rifacimento completo degli impianti interni di climatizzazione ed elettrico, una ridistribuzione dello spazio interno allo scopo di migliorarne la fruibilità per gli addetti ai lavori e per gli utenti nel rigoroso rispetto di forme e funzioni imposte dal contesto dell’antico edificio religioso risalente al 1730, in cui si è operato in rapporto alle mutate esigenze dell’Enoteca negli anni.

Il progetto e la sua esecuzione sono frutto dello studio e della professionalità dell’architetto Ugo Costantino. Il progetto è stato concepito nel rigoroso rispetto di forme e funzioni imposte dal contesto dell’antico edificio religioso in cui si è operato ed in accordo con la competente Soprintendenza. Nella disposizione interna dei nuovi elementi funzionali e di arredo si è ritenuto fondamentale trovare la loro giusta collocazione nel delicato rapporto con l’edificio ospitante, a partire dal bancone centrale posizionato al centro dell’Aula in corrispondenza della cupola principale con gli scaffali espositivi disposti a doppio emiciclo, l’area dedicata alla didattica e degustazione posta dietro al blocco di servizio per la preparazione pensato con forme essenziali, che trova la sua naturale collocazione nell’emiciclo del coro dell’abside ed una zona sopraelevata ad uso saletta riunioni ricavata su un soppalco di nuova realizzazione, la cui collocazione sopra l’ingresso evoca la posizione dell’organo sopraelevato presente in molti edifici ecclesiastici al di sopra dell’ingresso principale della chiesa.

L’intervento ha previsto altresì la demolizione e rifacimento di pavimentazione e sottofondi consentendo l’eliminazione dei dislivelli interni preesistenti e quindi delle barriere architettoniche, nuovo impianto di riscaldamento e climatizzazione, rifacimento impianto elettrico e corpi illuminanti a basso consumo. E’ stata prevista inoltre la realizzazione di un piccolo montacarichi interno per agevolare le operazioni di trasferimento delle bottiglie tra i due livelli del deposito completamente climatizzato, posto nei locali a piano terreno e primo situati in locali a lato dell’aula. Sono stati inoltre completamente rinnovati gli arredi fissi e mobili interni, pensati ed eseguiti su specifico disegno e progetto discusso ed approvato dalla competente Soprintendenza e predisposto dotazioni per strumenti multimediali utili per proiezioni ed esperienze legate alle previste attività didattiche legate alle degustazioni. In particolare gli scaffali espositivi destinati alle bottiglie sono stati disposti ad emiciclo e realizzati con la possibilità di ruotare periodicamente su se stessi in modo da garantire pari visibilità a tutti i produttori presenti in Enoteca.

Contestualmente sono stati eseguiti anche lavori di manutenzione straordinaria della copertura, installazione linea vita e restauro dell’apparato pittorico interno ed esterno, oltre al restauro completo del campanile.

c.s.