Alle Gallerie d’Italia a Napoli è aperta al pubblico fino al 25 settembre “La Fragilità e la Forza”, l’esposizione conclusiva della XIX edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione che Intesa Sanpaolo conduce da quasi trent’anni a favore del patrimonio artistico nazionale. La mostra espone circa 200 tra le 231 opere su cui nell’ultimo biennio sono stati realizzati restauri che hanno permesso di restituire i beni alla collettività. Tra le importanti opere d’arte piemontesi rappresentative della storia del territorio e della ricchezza delle sue collezioni, nel Cuneese il programma Restituzioni ha permesso il recupero del Presepio storico della chiesa parrocchiale di Santa Caterina di Cardè.
Il Presepe della chiesa parrocchiale di Santa Caterina di Cardè è composto da trentatré figure a manichino articolato con abiti in tessuto e cinque statuine di animali del corteo dei Magi interamente intagliate.
Le possibilità di analisi ravvicinata offerte dal restauro hanno condotto a una corretta lettura dei manufatti, tra i quali è possibile distinguere sculture di manifattura genovese, napoletana e, in forma marginale, atesina.
Per quanto in attesa di conferme sul piano documentario, l’ipotesi più probabile circa la presenza del Presepe a Cardè è quella di una committenza da parte della famiglia feudataria dei Saluzzo Miolans Spinola e della successiva donazione a favore della parrocchiale o di qualche confraternita locale da parte della stessa.
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