Emanuele Becchis, atleta di Boves, tre volte campione del mondo di skiroll nelle sprint da cento metri, ha dimostrato che non si diventa più volte iridati per caso. Con una grande intelligenza tattica, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche di velocità, ma mostrando progressi enormi in resistenza, il cuneese dello Sci Club Entracque Alpi Marittime ha colto il terzo posto in una difficilissima sprint da 1,4 km, a Bø, nella contea di Telemark, in Norvegia.
È nell’élite dello skiroll italiano con l’ultima prestazione in Coppa del Mondo: ci racconta cosa ha provato?
«Sono in nazionale dal 2009 quindi ormai è un po’ la mia seconda famiglia. È sempre speciale rimanere ad un alto livello. Richiede molto impegno tenendo conto anche che non è il mio lavoro principale, io sono insegnante di scienze motorie. Combinare le due occupazioni non è sempre semplice, ma con gli anni ho imparato e adesso riesco a ritagliarmi i miei tempi per allenarmi, soprattutto d’estate quando riesco a concentrarmi di più sulla parte sportiva. Sono molto contento del terzo posto ottenuto in una competizione lunga, io che sono specialista sui 100 e 200 metri in questa gara di un chilometro e 400 metri con gli skiroll lenti sono riuscito a difendermi e arrivare in volata terzo assieme a due medaglie dello scorso mondiale di sci di fondo. Quindi direi più che soddisfatto, anzi ben oltre le mie aspettative, sono super contento. Tra l’altro il primo classificato, il norvegese Klaebo è il fenomeno al momento imbattibile».
Un risultato che va a coronare una carriera già ricca di soddisfazioni. Ci ricorda le vittorie più importanti?
«I mondiali di skiroll che ho vinto nel 2015, 2017 e 2021. Queste tre le ritengo importantissime. Quello nel 2015 è stato il primo mondiale in Italia, il secondo arrivavo da un infortunio, uno strappo muscolare al pettorale, che ho recuperato velocissimo, non ero quindi proprio tra i favoriti. Nel 2019, nonostante fossi tra i favoriti non sono andato tanto bene, c’era la pioggia e non sono riuscito a lottare neanche per la finale, finito fuori addirittura dai primi cinque. Nel 2021 invece ho fatto un bel ritorno, abbiamo di nuovo gareggiato in Italia quindi è stato bellissimo vincere dopo la disfatta del 2019».
I prossimi obiettivi?
«Il primo l’ho già conquistato, era ottenere una buona posizione in questa trasferta. Poi ci sono le prossime tappe di Coppa in Lettonia, Estonia e Italia a fine agosto e settembre. Ho un po’ di tempo per allenarmi e poi provare a tornare al gradino più alto in Coppa del Mondo».
A che età ha cominciato a praticare skiroll?
«All’età di 11 anni, in prima media. Arrivavo dal pattinaggio a rotelle e dallo sci di fondo quindi avevo un background che mi ha consentito di raggiungere rapidamente una buona padronanza degli skiroll».
Non è una pratica molto conosciuta, meriterebbe di essere più diffusa?
«È vero non è molto diffusa però diciamo che è il metodo di allenamento estivo per lo sci di fondo. Qualsiasi atleta o amatore che fa sci di fondo, d’estate si può dilettare con questo sport. È bello perché si va in montagna, ci si immerge nella natura godendosi un’attività aerobica che fa bene».
Altri sport o passioni?
«Diciamo che l’allenamento deve essere un po’ su diversi fronti, io arrivo dal pattinaggio a rotelle e continuo a praticarlo. La corsa e la bici sono parte integrante del mio allenamento. Ultimamente mi piace fare qualche partitina di padel con i miei amici e quando mi si propone qualche sport particolare sono sempre contento di provarlo».
Agrimontana l’ha scelta come testimonial, da che cosa è nata questa collaborazione?
«Sono molto grato e ringrazio Agrimontana per aver sposato la mia causa perché io sono sempre un po’ alla ricerca di aziende del territorio. Sono contento di aver trovato Agrimontana che è a quattro passi da casa e mi sostiene in questo mio sogno. Con Agrimontana abbiamo trovato l’intesa e io sono contento di essere affiancato da questa realtà portando in giro l’immagine di un’azienda del territorio con dei sani principi e valori legati alla montagna, l’ambiente in cui io pratico skiroll».