A Racconigi proseguono gli appuntamenti collaterali alla Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano, allestita sino al 24 settembre presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda di Racconigi, in P.zza Vittorio Emanuele II, n.15.
Grazie alla collaborazione tra l’Associazione culturale Carlo Sismonda APS e l’Associazione Progetto Cantoregi, domenica 17 luglio, alle ore 17 si terrà una visita guidata alla mostra, alla presenza dell’artista.
L’incontro proseguirà alle ore 18, presso il SOMS di Racconigi, in Via Costa n.23, dove verrà offerta al pubblico la proiezione dello spettacolo “Voci erranti”, un’opera teatrale originale, realizzata nel 2000, dall’Associazione Progetto Cantoregi.
La Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano, promossa dalla Città di Racconigi, è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT e la collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS.
Curata da Anna Cavallera, presenta una trentina di opere scelte, sia pittoriche che plastiche, le quali intendono ripercorrere visivamente la lunga carriera dell’artista racconigese, a partire dai disegni degli anni Settanta, sino alle ultime tele del 2022. Giordano torna a scuotere il pubblico e le coscienze con il suo universo fatto di storie, volti ed espressioni definite a spatolate dai toni biaccosi, grigi ed azzurri, colori spenti che traducono il magma fluido di un malessere serpeggiante, quello che l’artista ha raccolto svolgendo per ventitré anni l’attività di infermiere presso il manicomio cittadino. Accanto al ciclo pittorico dedicato ai pazienti dell’ex ospedale psichiatrico, si potranno ammirare i suoi fiori, le nature morte, i lirici paesaggi e alcune significative testimonianze scultoree: dalle figure femminili in bronzo e cemento armato alla raccolta di piccole figure in terracotta smaltata, un popolo sempre più vicino ai suoi fantasmi, le cui parvenze si confondono con quelle socialmente accettate.
“Voci Erranti” è un’opera teatrale originale di Vincenzo Gamna, Grazia Isoardi, Koji Miyazaki e Marco Pautasso, realizzata nel 2000 dall’Associazione Culturale Progetto Cantoregi grazie alla regia di Koji Miyazaki. É stata promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Racconigi, dalla Provincia di Cuneo, dalla Regione Piemonte, di due fondazioni bancarie e di altri enti privati e del terzo settore, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’A.S.L. 17 Fossano Saluzzo Savigliano.
Il testo è stato elaborato utilizzando materiale proveniente dall’archivio, abbandonato dalla cultura “alta” appartenente all’ex Ospedale Psichiatrico di Racconigi; alcune storie sono state raccontate e messe a disposizione dallo scrittore-regista Ennio De Concini.
Lo spettacolo è stato presentato durante la stagione estiva 2000, per complessive sette rappresentazioni, articolate tra il mese di giugno e le repliche realizzate ai primi di settembre. Nove utenti del Dipartimento di Salute Mentale hanno partecipato a tutte le rappresentazioni in veste di attori, pienamente integrati con la compagnia teatrale. Lo spazio scenico è stato individuato in una radura circolare del parco dell’ex ospedale psichiatrico, circondata da tigli e magnolie.
Il progetto drammaturgico si propone di raccontare un mondo di sofferenza ai più sconosciuto. Un mondo che abbiamo isolato, recluso, metodicamente rimosso, pensando così di riuscire a piegare alla Ragione l’irrazionale, per confermare la solidità del nostro Io, del nostro senno. Siamo stati per anni insensibili al dolore di chi si muoveva nel buio della mente, lo abbiamo tenuto segreto e, soprattutto, non abbiamo saputo condividerlo. Abbiamo emarginato quel dolore in luoghi separati, credendo che non dovesse mai appartenerci: lo abbiamo così reso senza speranza, affidando la sua rappresentazione solo alle parole della competenza e della tecnica. Sulla malattia della mente abbiamo pensato di calare una coltre di indifferenza e insofferenza, e non abbiamo inteso, invece, che la sofferenza è consustanziale alla vita. “Voci erranti” prova a scalfire quel muro d’omertà e di paura, per scardinare da lì ogni troppo facile certezza, per corrompere la nostra quiete apparente. Un passo mosso nella direzione del comunicare, verso la possibile ricerca di un disagio, per dare voce e restituire dignità ad un universo di esclusi e di solitudini.
L’evento è ad ingresso gratuito, ma è gradita la prenotazione.
Info: Ufficio turistico di Racconigi (visitracconigi@gmail.com – 392/0811406); Associazione Culturale Carlo Sismonda APS (associazionesismonda@gmail.com – 339.5422511); Associazione Culturale Progetto Cantoregi (info@progettocantoregi.it / comunicazione@progettocantoregi.it – 335.8482321).