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Che strano gatto

A Domodossola i vigili del fuoco hanno recuperato dalla cima di un albero quello che sembrava un micio, ma che si è rivelato essere una genetta tigrina. Si tratta di un felino originario del Sud Africa

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A prima vista sembrava un gatto, l’ennesimo da recuperare intrappolato in cima ad un albero. Ma l’animale salvato dai vigili del fuoco, in via Castellazzo a Domodossola, era sì un felino, ma non un gatto, bensì una genetta tigrina. L’esemplare, carnivoro della famiglia dei viverridi originario del Sud Africa, è stato poi preso in consegna dagli agenti della polizia provinciale la cui speranza adesso è che il padrone si faccia avanti per riportarlo a casa.
Uno strano animale da compagnia. La genetta ha la tendenza ad arrampicarsi ovunque e non diventa quasi mai completamente domestica; se trova una finestra aperta, il suo istinto la porterà ad uscire in quanto animale agilissimo e curioso. A contatto con le persone tende a perdere in parte le sue abitudini notturne concentrando le sue attività nelle ore serali o al mattino. Ha la tendenza a fare le fusa quando è felice e a dormire acciambellata come i gatti; se invece preferisce non essere disturbata soffia e ingrossa la coda.
A prima vista sembra un piccolo felino dal corpo allungato e sottile che poggia su delle zampe molto corte se rapportate alla sua intera lunghezza; la coda arrotolata e lunga quasi come tutto il corpo la mantiene in equilibrio quando si arrampica sugli alberi; la pelliccia è giallastra, con piccoli punti in tutto il corpo e anelli sulla coda mentre sul muso ha una mascherina nera.
Le genette delle regioni più asciutte dell’Africa del sud hanno colori più chiari mentre quelle che vivono in habitat più umidi presentano colori più sgargianti ma esistono alcune specie tutte nere (melaniche) e albine.
Quando sono spaventate possono erigere una striscia di peli molto più lunga lungo tutta la schiena. Hanno carattere mutevole: alcuni esemplari sono docili e si lasciano manipolare dai proprietari, altri con la stessa gestione ed educazione rimangono forastici e mordaci.
La genetta è un animale prettamente carnivoro e in natura si nutre di roditori, insetti, molluschi, rettili e frutta (soprattutto banane e mele); in cattività la sua alimentazione può essere assimilata a quella di un gatto o di un furetto, con cibi umidi e secchi. A questi mangimi già pronti si può alternare carne cruda tagliata a pezzettini.