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Il chiodo e il tailleur

La premier finlandese Sanna Marin fotografata in stile rocker a un concerto: si è adattata all’evento, senza nulla togliere alla serietà dell’impegno istituzionale. Infatti a Helsinki apprezzano, mentre noi, anziché giudicare le idee, disquisiamo su vestiti (e costumi) dei politici

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Sanna indossa short di jeans, anfibi e chiodo di pelle. Un look perfetto per la circostanza, il festival musicale Ruisrock a Turku: basta guardarsi intorno per comprenderne la naturalezza, i concerti pullulano di ragazze e donne così vestite così. Eppure, Sanna Marin colpisce. L’immagine in bianco e nero fa il giro del mondo sui social e plana sui meda internazionali, perché parliamo del primo ministro finlandese e siamo abituati a mise più tradizionali, fogge classiche vivacizzate da colori accesi o tinte pastello, come nella copertina di Time dove pure la giacca solo s’intravvede, appendice del profilo scelto dal fotografo.

Sanna ha 37 anni, è nata a Helsinki e cresciuta tra Espoo, Pirkkala, e Tamper, ha avuto una famiglia monogenitoriale perché la mamma dopo il divorzio ha avuto una relazione con una donna, è moglie di Markus che è stato calciatore e ha una bimba piccola, Emma Amalia. Nominata tre anni fa, è diventata la più giovane premier del mondo, spodestata poi dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Figura tra i The next 100 most influential people. La politica l’ha attratta da giovane, è stata passione e azione fin dall’università, dal primo incarico comunale è arrivata in cima al governo occupandosi di temi delicatissimi, guidando il rilancio economico del Paese e adesso, riflesso dell’attacco russo all’Ucraina, la storica scelta dell’addio al neutralismo sfociato nella richiesta di entrare nella Nato in modo da avere protezione in caso di mire espansionistiche o rivendicazioni di Putin.

La descrivono decisa, rigorosa, austera, perciò spiazzante nel look da rocker: comprensibile a patto che sia meraviglia e non scandalo, sorpresa e non pregiudizio. Perché dietro la politica illuminata c’è una donna con le sue passioni, i suoi hobby, i suoi idoli dello spettacolo e dello sport, e viverli appieno, staccando dal ruolo istituzionale, significa goderli a fondo: il prato, la ressa, il canto, il corpo che segue il ritmo, la voce che diventa roca, ma anche il chiodo, gli shorts e gli anfibi. Problema, in verità, più nostro che finlandese: lassù nonchalance che è rispetto della libertà e non indifferenza vanitosa, quaggiù risolini e battute, rimestando un classico d’estate in salsa nordica. Siamo quelli che di Salvini non si sono limitati a discutere, ammirati o stizziti, i pensieri, ma hanno avuto da ridire sul costume e sui cocktail balneari, quelli che hanno criticato la ministra Bellanova non per le idee – può starci, se se ne coltivano diverse – ma per il vestito blu elettrico indossato al giuramento, e non può starci perché bisogna stare bene con se stessi anche nel vestire. Sanna ragazza in shorts a un concerto nulla sottrae a Sanna in tailleur tra le colonne neoclassiche dell’Edu­skuntatalo, la casa del parlamento di Helsinki: una premier cool è anche una brava premier, e non è questione di imparare a giudicare dalla sostanza e non dall’apparenza perché l’immagine non rimanda una donna trasandata o esagerata o fuori luogo, ma, semplicemente, una donna sorridente a un concerto.